"Traditori della Costituzioni". Parole pesanti quelle che Pier Luigi Bersani usa per definire la premier Giorgia Meloni e il presidente del Senato Ignazio la Russa. Ospite a Metropolis, il web talk del gruppo Gedi, l’ex segretario del Pd punta l'indice contro "la seconda carica dello Stato" che "rilancia falsità fasciste contro la Resistenza" e contro "la presidente del Consiglio" che "parla di sgrammaticatura o mette sotto il titolo di 'italiani' le vittime delle Fosse Ardeatine". "È chiaro", tuona Bersani, "che stanno tradendo la Costituzione antifascista su cui hanno giurato. Per essere coerente con la nostra Carta Giorgia Meloni, secondo l'ex segretario dem, dovrebbe "dire la parola fascismo, e cosa ne pensa". Per Bersani la leader di Fratelli d'Italia dovrebbe "almeno prendere atto che questa è una Costituzione antifascista, che lei si rende conto di aver giurato su questo e quindi non può dare copertura a qualunque revanscismo fascistoide che gira. Quando vedo che fai fisco per categorie, aggiungi voucher e subappalti a gogo, fai l’autonomia differenziata, hai in testa una certa idea che culturalmente è il trascinamento all’epoca del 4.0 di quei valori là".