CATEGORIE

Jacopo Fo, la sceneggiata: "Crollo del 99%, mi oscurano perché sostengo le idee del Papa"

mercoledì 10 aprile 2024

2' di lettura

Già da ottobre, all'indomani cioè dell'attacco simultaneo dei terroristi di Hamas ad alcuni villaggi israeliani, gli utenti di Facebook e Instagram hanno iniziato a segnalare uno strano funzionamento di Meta che renderebbe meno visibili determinati contenuti quando non li censura del tutto. Si tratta per lo più di post pro-Palestina che, anche se non violano le regole delle piattaforme, causano di fatto l'oscuramento dei profili utenti. Un'operazione che sarebbe diventata più capillare man mano che si è l'esercito israeliano bombardava la Striscia di Gaza alla ricerca dei terroristi di Hamas e che ora sembra essere diventata insostenibile per chi si professa "pacifista". 

Ne sa qualcosa Jacopo Fo che stamattina, sotto la pioggia battente, ha protestato davanti alla sede di Facebook di Milano con un cartello in mano. "Da 6 mesi Facebook ha reso quasi invisibile la mia pagina. Sono così passato da 23,5 milioni di contatti al mese a meno di 200mila, cioè un crollo di più del 99%", denuncia Fo sostenendo che la sua colpa "è aver sostenuto le idee di Papa Francesco: Hamas ha commesso un crimine uccidendo bambini israeliani, il governo israeliano a fatto lo stesso uccidendo bambini palestinesi". Il figlio del Nobel Dario Fo per la letteratura, fa notare che "quando dopo il 7 ottobre ho denunciato i crimini di Hamas non è successo niente. Quando ho denunciato i crimini del governo israeliano i miei contenuti sono stati immediatamente penalizzati e resi quasi invisibili", denuncia.

Alessandra Mussolini censurata per il cognome da Instagram? Poi la telefonata...

Per combattere qualche presunto rigurgito dittatoriale, l’algoritmo di Meta, azienda che ha in portfolio grandi so...


"Sono migliaia i pacifisti italiani che hanno subito una punizione simile alla mia", denuncia lo scrittore.  "Facebook mette in pratica le sue condanne senza contraddittorio e senza comunicare nulla alle persone sanzionate. Facebook pretende di gestire il social in modo totalmente arbitrario soffocando la libertà di parola. Ma Facebook", puntualizza Jacopo Fo, "è un servizio pubblico e non può fregarsene delle leggi europee che sanciscono una protezione (anche se labile) del diritto degli utenti". "Qualcuno potrà osservare che la mia protesta individuale e solitaria di fronte alla sede italiana di Facebook porterà a poco. Forse. Ma opporsi agli abusi è un imperativo morale assoluto", ha concluso.

tag
jacopo fo
censura
facebook
palestina
israele

Media, cultura woke e voglia di controllo Non fate ad altri censure che non volete per voi

Pro-Pal azzerati Giorgia Meloni, l'incontro con Abu Mazen ad Atreju? Fa impazzire la sinistra

Roba da matti Reem Alsalem come Francesca Albanese: stupri e 7 ottobre, altro scandalo all'Onu

Ti potrebbero interessare

Non fate ad altri censure che non volete per voi

Ludovico Festa

Giorgia Meloni, l'incontro con Abu Mazen ad Atreju? Fa impazzire la sinistra

Redazione

Reem Alsalem come Francesca Albanese: stupri e 7 ottobre, altro scandalo all'Onu

Antonio Castro

Francesca Albanese ha barato: il dossier che le può costare il posto

In Onda, tensione Bocchino-Aprile: "Lasciatemi parlare"

"Le donne sono doppiamente penalizzate". Elsa Fornero critica così il governo sulla Manovra. Ospite di ...

Askatasuna, Marracash solidale: "Facciamoci sentire"

Marracash solidale con Askatasuna. Proprio da Torino, mentre era impegnato in un suo concerto, il cantante ha voluto inv...

Garlasco, qualcosa non torna nella perizia sul Dna di Sempio: spunta la relazione

Tanti, troppi i dubbi sollevati da Marzio Capra. Il genetista, consulente della famiglia di Chiara Poggi, non si trova d...

Massimo Cacciari contro lo sgombero di Askatasuna: "Un errore, chi c'era"

Massimo Cacciari contro il governo. Il caso è quello di Askatasuna, reduce dal recente sgombero e oggetto delle v...