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Vittorio Feltri inchioda la sinistra: "Senza fascismo non avrebbero nulla da dire"

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"A me sembra tutta roba un po' folcloristica, infatti quando si parla di fascismo immediatamente tv e giornali si scatenano, come se il fascismo fosse un problema reale quando non lo è": a dirlo Vittorio Feltri, in collegamento con David Parenzo a L'Aria che tira su La7. "Anche in certe manifestazioni dove si fa il cosiddetto saluto fascista... Che non è il saluto fascista, è un saluto romano - ha proseguito il fondatore di Libero -. Criminalizzare un saluto mi sembra ridicolo. Ognuno fa quello che vuole".

Il direttore editoriale del Giornale, poi, ha spiegato perché invece questo tema sembra interessare molto alla sinistra: "La cosa strana è che se non ci fosse questa questione del fascismo, la sinistra non avrebbe nulla da dire. Lo fa da anni. Ma dov'è 'sto fascismo? Il fascismo non esiste più ed è difficile essere nemici di qualcosa che non c'è".

Qui l'intervento di Feltri a L'Aria che tira

 

 

 

Nel corso della puntata del talk andata in onda questa mattina, Feltri ha avuto anche uno scontro piuttosto acceso con Riccardo Barenghi de La Stampa. Il clima è diventato pesante quando la "Jena" del quotidiano torinese ha detto: "Non so dove li veda tutti questi comunisti, queste falci e questi martelli, sono estinti". "Ci sono, ci sono, li vedo a Milano", ha replicato il fondatore di Libero. Il collega, allora, l'ha punzecchiato dicendo: "Li vede solo lui". "Purtroppo non sei estinto neanche tu", ha risposto un po' seccato, ma comunque in modo ironico, Feltri. E Barenghi, risentito, ha replicato: "Grazie, molto gentile. Se volete esco e mi sparo in testa così siete contenti".

 

 

 

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