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Maria Rosaria Boccia, la balla spaziale di Repubblica: che allarme si inventa

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Tra tutti i punti oscuri della vicenda Boccia-Sangiuliano (molti dei quali strettamente personali che, si spera, resteranno nell’ombra), c’è una cosa certa: sul G7 della Cultura in Campania in programma dal 18 settembre non grava alcun “allarme sicurezza” come sostiene l’edizione di ieri di Repubblica. Innanzitutto perché, tra i documenti che Maria Teresa Boccia avrebbe visionato non avendone titolo (uno dei quali postato sui suoi social con le voci oscurati) conteneva circa l’organizzazione e la logistica della visita a Pompei dei ministri dei Sette, non c’era alcuna informazione in grado di mettere a repentaglio la sicurezza dei protagonisti. 

Secondo poi perché, per evitare qualsiasi ricaduta di carattere prettamente mediatico, il programma del G7 verrà probabilmente emendato. La tappa pompeiana verrà rimossa del tutto. Anche se il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio (che oggi in municipio incontrerà ottanta sindaci della Campania a sostegno di Pompei a Capitale Italiana della Cultura 2027), ci spera ancora: «Spero che Pompei non paghi per questa cosa ha detto all’Ansa Lo Sapio - La visita agli Scavi è prevista come scrive la stampa, io di ufficiale non ho avuto alcuna comunicazione. Se la tappa verrà annullata, scelta che fanno altre istituzioni, naturalmente io la rispetterò. Sarò sicuramente d’accordo perché credo che chi svolge un ruolo per la sicurezza deve svolgere il suo ruolo. Certamente accoglierò con amarezza la eventualità che non si faccia il giro agli Scavi». 

 

Anche perché, aggiunge il primo cittadino con buona pace di Repubblica: «Alle riunioni col prefetto, non credo che la Boccia avesse titoli e ruolo per partecipare perché vi partecipano sindaci e forze dell'ordine. Siccome sappiamo che Maria Rosaria non è sindaco né titolare di nessuna forza dell'ordine, io per lo meno non l’ho vista. Mai». Nella bozza di programma, ancora non emendata, è prevista la visita agli Scavi, poi la foto dei ministri della Cultura del G7 al tramonto e, infine, il concerto nello splendido anfiteatro romano, diretto da uno dei consiglieri (veri) di Sangiuliano: Beatrice Venezi. 

Dopo l’evento musicale ci sarebbe la cena, nella palestra grande, una piazza interna agli Scavi restituita al pubblico dal 2015. Il condizionale però è più che mai d’obbligo. Oggi è prevista la riunione in prefettura che ufficializzerà con ogni probabilità che il G7 si farà tutto a Napoli. Tre le location previste: il Museo Archeologico, il Conservatorio di San Pietro a Majella e il Palazzo Reale. Quest’ultimo ospiterà anche il concerto che avrebbe dovuto tenersi negli Scavi.

 

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