"So perfettamente cosa prova una donna stuprata": Giovanni Minoli si è confessato in un'intervista al Giornale dicendo di aver subito violenza sessuale all'età di 14 anni da una donna che lavorava in casa. "Ti rimane addosso il senso della violenza", ha aggiunto, spiegando che il trauma ha fatto nascere in lui una “smisurata sensibilità” e il bisogno di costruire rapporti autentici con le donne.
Il giornalista, poi, ha parlato dei suoi amori, soffermandosi soprattutto sulla moglie Matilde Bernabei, da lui definita "una donna eccezionale", e sulla figlia Giulia, "una ragazza straordinaria da cui ogni giorno imparo qualcosa", ha sottolineato. A pochi giorni dal suo 80esimo compleanno, Minoli ha voluto raccontarsi a cuore aperto: "Vorrei usare questa intervista per chiedere scusa a mia madre", ha detto. In particolare, della sua infanzia ha spiegato: "Ero sempre in castigo. Una volta mi ruppi tibia, femore, malleolo e perone sugli sci. Tornato a casa, mia madre mi urlò di non farmi portare in braccio. Mi dette 100 lire per il tram e mi disse di andare da solo all’ospedale". Nonostante questo, però, oggi non serba rancore: "Posso solo ammirarla. Era vedova con otto figli. Voglio chiederle scusa per non averla capita".
Infine, ha rivendicato la sua indipendenza: "Non sono mai stato presidente della Rai perché sono un uomo libero". Inoltre, non ha rinnegato gli incontri con Silvio Berlusconi, "una delle persone più intelligenti e simpatiche che ho conosciuto", ma ha rivelato anche di non aver mai accettato offerte da Mediaset per una questione di principio: "C’era il conflitto di interessi". Guardando al futuro, il giornalista ha detto di non temere l’età: "Ottant’anni inediti. Non è terza età, è una generazione nuova".