Riecco il verdissimo Angelo Bonelli (deputato di Avs). «Non ho l’aria condizionata né le pale, ho solo un ventilatore che accendo quando serve». E le famose docce dall’acqua contingentata? «Non voglio sprecarla e quindi sto sotto la doccia al massimo tre o quattro minuti, non sono certo uno di quelli che si mette a cantare sotto l’acqua e ci impiegano 20 minuti a lavarsi», ha confermato a Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, conduttori di Un giorno da pecora su Rai Radio Uno.
«Sono in grande forma, ho perso sei chili con una dieta e ne devo perdere altri tre», ha proseguito Bonelli. E poi ecco spuntare la moglie, Chiara Pozzer «Angelo si dà molto da fare in casa ed è bravissimo a cucinare il pesce». Insieme a lei, domenica, è salito della Festa della Repubblica. Proprio la moglie Chiara è stata protagonista di uno scambio di battute con Giorgia Meloni. «Ieri con Giorgia Meloni ci siamo messe d’accordo per andare a mangiare un gelato insieme con le bambine, è stata una proposta, un dialogo, poi non so se si farà», ha spiegato in radio. Una bella idea. E poi ecco lo sconfinamento tra le mura di casa della coppia. C’è spazio anche per l’intimità.
Qual è il soprannome con cui la moglie chiama il marito? «Topo», ha rivelato lei, facendo ridere tra tutti i presenti, compreso l’imbarazzato leader di Avs che è stato al gioco e ha ribattuto svelando, a sua volte, come lui chiama la moglie. «Cucci», ha detto Bonelli, lanciando poi un appello «a tutti»: «Venitemi a salvare!». Tornando a questi più meramente politiche, sempre a Un giorno da pecora, il deputato green è tornato a battare sul tasto Gaza. «La nostra manifestazione del 7 giugno non c’entra col centrosinistra e chi pensa di fare polemiche su quello che sta accadendo a Gaza ha sbagliato indirizzo. Se Calenda vuole assumere più visibilità, per dire, come Nanni Moretti, “mi si nota di più”, lo faccia su altre cose e non sulla vita di chi muore».
E ancora: «La manifestazione del 7 giugno è per tutti coloro i quali vogliono dire basta a questo sterminio. Chi vuole aprire una polemica di questo genere si commenta da solo e lo inviterei a farla finita. Non si possono fare operazioni politiche mentre le persone muoiono. Il governo ci riempie di parole ma se io governassi metterei delle sanzioni a Israele così come abbiamo fatto con la Russia». Il nemico numero uno, oltre a Israele, è il leader di Azione, Carlo Calenda: «Non andrò alla sua manifestazione e quanto ha fatto (un altro evento contro la guerra il giorno prima a Milano) è veramente una cosa sgradevole». Il campo è stretto... A proposito invece dei referendum dell’8-9 giugno, Angelo Bonelli la spara grossa: «Mancava solo la presidente del Consiglio, e la lista dei sabotatori del referendum è completa. Non votano perché sanno di essere minoranza nel Paese, e usano l’astensionismo che a parole dicono di voler combattere a ogni elezione».