Elisabetta Gardini inchioda la sinistra: "Contro la legge", cosa è successo in piazza

sabato 7 giugno 2025
Elisabetta Gardini inchioda la sinistra: "Contro la legge", cosa è successo in piazza
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"Non voglio essere quella che aggiunge una parola forte, perché oggi in piazza ne ho già sentite troppe". Esordisce così Elisabetta Gardini nel suo intervento a 4 Di Sera. Ospite nella puntata in onda sabato 7 maggio, a ridosso della manifestazione pro-Gaza organizzata da Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra italiana, la deputata di Fratelli d'Italia ricorda che "se ci sono state delle note stonate, sono venute proprio dai leader. A cominciare da Bersani che faceva le interviste con il cappellino pro-referendum, fino all'appello dei leader sul palco". 

Insomma, per Gardini "strumentalizzare un dramma contro il governo per fare propaganda nella giornata del silenzio non è moralmente accettabile ed è anche contro la legge". E proprio sul cappellino di Bersani si era soffermato anche Nicola Procaccini. "Bersani - ha tuonato l'europarlamentare di FdI - che si fa intervistare al corteo per Gaza agghindato col cappello che invita a votare 'Sì' ai referendum di domani è una schifezza morale e legale. Morale perché si strumentalizza il dramma palestinese, di cui evidentemente a Bersani, Conte, Schlein e Fratoianni interessa ben poco. Legale perché oggi è giorno di silenzio elettorale. Ma per l'ennesima volta la sinistra organizza una manifestazione a meno di 24 ore dal voto, incurante della legge che le vieta. Ovviamente se fosse stato il centrodestra a fare lo stesso, sarebbe stata assordante la protesta delle sinistre nei confronti del governo".