Altre pessime notizie per Chiara Ferragni, che si trova ancora una volta a fare i conti con le conseguenze del cosiddetto Pandoro gate, nonostante abbia recentemente assunto il controllo quasi totale della sua azienda, rilevando le quote dei soci e procedendo con una nuova iniezione di capitale.
Il punto è che la crisi non accenna a rallentare: dopo la serrata del flagship store milanese, anche il punto vendita romano in via del Babuino ha abbassato le serrande. A essere coinvolta è Fenice Retail, una delle controllate della sua galassia imprenditoriale, ora destinata alla liquidazione.
Stando a quanto riportato dall'agenzia di stampa economica Radiocor, i bilanci di Fenice Retail rivelano una situazione economica tostissima: tra il 2023 e il 2024 le perdite superano 1,2 milioni di euro. Un quadro finanziario che ha alimentato tensioni interne e portato alla decisione di ricapitalizzare pesantemente la capogruppo, Fenice srl, ristrutturandone nel frattempo la struttura societaria.
A fine maggio, Ferragni aveva annunciato un piano di rilancio per Fenice srl previsto per la seconda metà del 2025, con un’operazione di restyling che dovrebbe rinnovare l’immagine del brand. L’azienda ha gestito per anni il marchio “Chiara Ferragni”, distribuendo sia prodotti realizzati internamente sia frutto di collaborazioni. Fenice Retail, pur essendo una componente più piccola del gruppo, contava comunque nel 2025 un organico di quattro dipendenti.
"Nel quadro di una più efficiente allocazione delle risorse, Fenice Srl. ha deciso di intraprendere una razionalizzazione delle sue attività, che include, tra le altre cose, la chiusura del punto vendita di Roma e la liquidazione di Fenice Retail Srl, decisioni mirate a semplificare la struttura e focalizzarsi maggiormente sulle aree a maggior valore strategico", si legge nel comunicato diffuso dall'azienda. Una mossa che sembra parte di una più ampia strategia per ridurre le perdite e concentrare gli sforzi su segmenti di business considerati più redditizi, ammesso che il brand-Ferragni, ora, si possa ancora raddrizzare.