"C'è ancora margine di manovra per questi negoziati?": questa la domanda posta a Carlo Cottarelli a 4 di Sera su Rete 4 a proposito dei dazi americani al 30% nei confronti dell'Unione europea a partire dal primo agosto, così come annunciato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump in una lettera indirizzata al Vecchio Continente. "Io spero di sì ma non ne sono più molto convinto", ha risposto l'economista.
Cottarelli, dunque, ha espresso i suoi dubbi: "Io ho sempre pensato che questo 30% fosse una tattica di negoziazione, è ancora possibile, però le modalità di questa lettera, l'importo molto più alto del previsto, il fatto che noi abbiamo già concesso molto agli Usa, mi fa pensare che invece in realtà quello a cui mira Trump è semplicemente creare la fortezza America, cioè l'isolazionismo americano: dazi bassi tra Stati Uniti e America Latina e poi il resto del mondo si arrangia".
L'annuncio di Trump ha scatenato, neanche a dirlo, la sinistra e in generale le opposizioni, che hanno subito puntato il dito contro Giorgia Meloni, Giuseppe Conte, leader del M5s, ha dichiarato: "Sono arrivate le letterine di Trump che preannunciano dazi al 30%. E pensare che Meloni si era candidata a 'pontiera' per 'zero' dazi, poi aveva detto che andavano bene anche al 10%, con oltre 100mila posti di lavoro a rischio. Una trattativa assurda, da dilettanti: Meloni e soci hanno concesso tagli alle tasse ai colossi miliardari del web statunitensi, più acquisti di gas americano (che costa di più in bolletta a cittadini e imprese) e aumenti di 445 miliardi in 10 anni per le nostre spese militari".
Dazi al 30% per l'Europa
— 4 di sera (@4disera) July 12, 2025
Carlo Cottarelli a #4disera Weekend: "Spero ci sarà ancora margine per i negoziati" pic.twitter.com/IWduEpxWVa