"Un tempo avevamo Mina e la Vanoni, adesso emergono le cantanti che mostrano il cul***", aveva detto in passato Gino Paoli parlando dello stato attuale della musica italiana. Al tempo, l'artista non fece alcun nome. Ma in tanti lessero un chiaro riferimento a Elodie, spesso contestata per alcuni suoi outfit sopra le righe. "Parlavo in generale, pensando non solo all’Italia. Giuro che non sapevo chi fosse Elodie. Poi mia moglie mi ha mostrato una sua foto. È una bella donna", ha spiegato Gino Paoli chiudendo una volta per tutte la polemica.
Nell'intervista rilascia ad Aldo Cazzullo del Corriere della Sera, Gino Paoli ha parlato anche di fascismo e resistenza. E le sue dichiarazioni hanno fatto impazzire la sinistra. Si è detto "consapevole delle pagine nere della Resistenza. Quando i partigiani aprirono le carceri, uscirono anche i criminali. Ci furono vendette private e delitti. A Genova, la mia maestra fu additata come collaborazionista: le raparono i capelli, la portarono in giro con il cappio al collo, poi le spararono in testa e la gettarono nel laghetto di Villa Doria".
Gino Paoli fa impazzire la sinistra: "Il Duce? Capace e furbo. E i partigiani..."
A quasi 91 anni Gino Paoli si toglie qualche sassolino dalla scarpa. E nel mirino ci finisce la sinistra, quella sinistr..."Nonno Gino - ha poi aggiunto - arrivò con l’ascia. Quelli, spaventatissimi, chiarirono che non volevano fare del male a nessuno: avevano visto i peperoncini appesi a essiccare, e avrebbero gradito qualcosa per insaporire il rancio. Avevano di tutto, ma solo in scatola". Su Benito Mussolini, invece, "è nella storia italiana. Il Duce era capace, furbo: sapeva che gli italiani amavano identificarsi con gli eroi".