"La situazione è drammatica, non ho più parole per descriverla". Francesca Albanese, ospite di In Onda nella puntata di martedì 29 luglio, parla di Gaza. "Ormai - spiega a Marianna Aprile e Luca Telese - si perseguita la morte. Mi chiedo come sia possibile che venga tollerata dall'Ue, partner principale di Israele. Io sono voce narrante a cui le Nazioni Unite hanno dato mandato, sono la prima persona dell'Onu a essere sanzionata da un paese. Sono nella lista nera degli Stati Uniti. Avere contatti con me porta all'arresto, erogarmi un servizio porta a sanzioni. L'obiettivo è quello di creare il gelo intorno a me".
E ancora: "In quel primo rapporto, quello che ho fatto è documentare quello che ha fatto Israele". Ospite in mattinata della Camera dei deputati, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati ha risposto alla possibile candidatura al Nobel per la Pace: "Lascio giudicare agli altri, io non ho nulla da dire se non che bisogna fermare il genocidio".
Per la Albanese "non è facile essere la voce narrante di crimini internazionali efferati. Io non voglio che l'attenzione sia su di me, se non per ricordare tutte le violazioni che stanno avvenendo. Israele sta affamando una popolazione di sopravvissuti al genocidio, che saranno i prossimi martiri del genocidio se non li salviamo". Da qui l'appello conclusivo: "É questo ciò su cui dobbiamo mantenere l'attenzione, ciò a cui dobbiamo rispondere e di cui devono rispondere i complici".