Concluso l’accordo Usa-Ue sui dazi, Massimo Cacciari si dissocia da quanto sostenuto da Pd e compagni. Per il filosofo "poteva anche andare peggio, vista la debolezza strutturale dell’Europa. Appare chiaro che non esiste alcuna unità: manca completamente una vera coesione politica. Di conseguenza, l’Europa si è presentata debolissima in questa trattativa con Trump". Intervistato da Affaritalini.it l’ex sindaco di Venezia si sofferma sull’impatto economico, sostenendo che "non si può fare un discorso comune: manca del tutto una posizione condivisa. Dipende da Paese a Paese: in alcuni casi, un 15% può funzionare; in altri, molto è determinato dalla composizione merceologica delle esportazioni".
La domanda dunque è una: cosa ne sarà dell’Europa e dei suo Stati membri? “Il futuro dipenderà da come andranno le cose: dall’andamento economico, e dal fatto che la strategia di Trump si riveli o meno utile sul piano elettorale. In ogni caso, le manovre a cui stiamo assistendo denunciano chiaramente una debolezza strategica dell’occidente americano, ma ancor di più europeo".
Il sospetto? "Anche la prepotenza di Trump è solo apparente: è una maschera che cela una debolezza profonda, ancora coperta — per ora — da un primato militare, ma sempre più evidente sul piano economico e tecnologico. Questa è la situazione. Bisognerebbe affrontarla con chiarezza, senza ipocrisie, e invece si chiacchiera".