Non bastano le ultime novità sul delitto di Garlasco. A scatenare il polverone ci pensa Massimo Lovati. Nei giorni scorsi il legale di Andrea Sempio è finito nell'occhio del ciclone - e anche nel mirino dell'ordine degli avvocati - per alcune frasi pronunciate a Falsissimo, il programma di Fabrizio Corona. Parole forti, al punto che lo stesso Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, ha detto di voler prendere tempo per valutare o meno la rimozione dell'incarico.
Eppure, ospite di Gianluigi Nuzzi a Dentro la Notizia, Lovati ha ammesso di non credere di aver fatto errori nella difesa del suo assistito. Anzi, su alcune dichiarazioni in merito alla famiglia di Sempio (come quella in cui sosteneva che avessero 'il cervello come una capra'), il legale ha spiegato: "Quello l'ho detto, come conseguenza della intercettazione. Dove si dice 'eravamo in balia degli avvocati'. Ho spiegato che quell'espressione voleva dire che pendevano dalle labbra dell'avvocato e che spiegava la procedura. Ma siccome loro sono ignoranti, tra virgolette, in materia, e siccome è una mia strategia quella di offendere anche talvolta i miei clienti, ho parlato così".
In ogni caso per qualche giorno Lovati si lascerà la bufera alle spalle visto che volerà in Albania per sostenere delle cure dentali. "Andrò per farmi applicare delle faccette - ha raccontato - Sono già testimonial di quello studio dentistico, ho firmato un contratto pubblicitario. Sono arrivati in aeroporto, mi riprendevano quando entravo e uscivo dalla clinica. Mi hanno fatto gli impianti". E alla domanda di Nuzzi, sul suo ruolo di testimonial ha replicato: "Si tratta di pubblicità indiretta. Se pagherò? No, perché sono il testimonial".