Pro-pal, antifascista e contro il governo Meloni. Enzo Iacchetti incarna il perfetto idolo della sinistra, sia a parole che nei fatti. Dopo la minaccia di aggressione al suo interlocutore durante una puntata di È Sempre Cartabianca da Bianca Berlinguer, il comico è diventato il leader di quella parte della sinistra che ritiene il dialogo nocivo quando si è dalla parte della ragione. E il buon Iacchetti ha cavalcato l'onda dell'indignazione per la guerra in Medio Oriente per farsi pubblicità e per partecipare alle varie trasmissioni televisive.
Ma Iacchetti non si è limitato soltanto a Gaza. Sui suoi profili social, il conduttore di Striscia la Notizia ha attaccato più riprese il governo. Un esempio? La riforma della giustizia e, in particolare, la separazione delle carriere. Fu il primo a servirsi di una frase del giudice Falcone per attaccare l'esecutivo. Dando così il via a una serie di emulazioni - fallimentare - che sono sfociate poi nella figuraccia di Nicola Gratteri da Giovanni Floris.
Iacchetti lo ha rifatto. Questa volta l'autore di "Pippa di meno" ha preso di mira il coro cantato e ballato dai leader del centrodestra durante la chiusura della campagna elettorale in Campania, a Napoli: " Chi non salta comunista è ". Il fumetto ha postato due vignette su Instagram. Entrambi con la celebre cantante Giorgia Gaber. Nella prima si legge: "Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona". E Iacchetti ha aggiunto: "Saltate fascistelli, saltate finché non crollerà il palco ". Nel secondo invece: "Perché Pizza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, L'Italicus, Ustica, eccetera, eccetera, eccetera". "Saltate che il palco sta crollando!!! Governo di marionette ", ha commentato Iacchetti. Insomma, come direbbe Silvio Berlusconi: "Non sapete neanche scherzare".