"Giorgia Meloni è il miglior primo ministro in Europa": l'ad di Mediaset Pier Silvio Berlusconi lo ha detto all’incontro con la stampa di fine anno, elogiando di fatto la presidente del Consiglio. Poi ha aggiunto che è "apprezzata a livello internazionale, sta facendo un lavoro sacrosanto da primo ministro, il governo sta facendo bene e lo dimostrano tutti gli indicatori economici che sono positivi, a partire dal Pil. Se ci guardiamo intorno penso che possiamo essere d’accordo".
Parlando del partito fondato da suo padre Silvio, Forza Italia, ha sottolineato: "Tra i tanti lasciti di mio padre forse è il più importante. Io e mia sorella Marina siamo due persone appassionate, ma molto impegnate nel lavoro. Io provo vera gratitudine per Tajani, i vertici hanno mantenuto in piedi il partito dopo la scomparsa di mio padre, ma credo che oggi, per guardare con fiducia al futuro, siano necessarie facce nuove, idee nuove e un programma rinnovato".
Sulla patrimoniale, invece, ha detto che la parola "non mi piace per niente e mi sembra onestamente fuori posto che in certi momenti storici particolari dell'economia di particolare fragilità ci possano essere delle imposte una tantum che vengono legate a livello di profitto delle aziende". Sul meccanismo ha detto: "Non lo ritengo sbagliato, ma la parola patrimoniale secondo me non va bene. Così come era sbagliatissima l'espressione 'extra-profitti'; cosa vuol dire extra? Non vuol dire niente".
Un passaggio, poi, è stato riservato alla messa in vendita del quotidiano Repubblica. A tal proposito Berlusconi ha detto: "Il libero mercato è sovrano, ma è un dispiacere vedere un prodotto italiano andare in mano straniera". Infine, le nuove acquisizioni internazionali, il nuovo polo tv paneuropeo che tocca, oltre all’Italia anche Germania, Spagna, Austria, Svizzera. In particolare, riferendosi al controllo del gruppo televisivo tedesco ProSieben, Pier Silvio ha assicurato che "in Germania faremo il possibile per mantenere l’occupazione del gruppo così come è, al momento non c’è nessun piano di licenziamento". Mentre sulla possibilità di Mfe di volgere lo sguardo alla Francia, ha spiegato: "Lì ci sono realtà consolidate private come Tf1 e M6: entrare in Francia sarebbe un sogno, ma al momento non vedo spiragli".