Ilaria Salis ne combina un'altra. L'europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra italiana viene travolta a causa di un suo surreale post su X. Qui Salis scrive: "Natale in carcere, non è Natale. Due anni fa – come racconto nel mio libro Vipera – ero sepolta viva in quella maledetta prigione, ed è stato uno dei periodi più duri. Oggi, grazie all’energia della solidarietà, posso trascorrere le feste da donna libera, temporaneamente al riparo dalla persecuzione del regime più fascista d’Europa. Ma quella storia, non è finita. Un pensiero affettuoso a chi si trova adesso in prigione, e ai loro cari. La solidarietà è la nostra forza, la solidarietà è vita", scrive su X l'ex insegnante brianzola che è stata detenuta in Ungheria con l'accusa del pestaggio di alcuni neonazisti durante il Giorno dell'Onore a Budapest.
A corredo poi alcuni stralci del suo libro autobiografico scritti nei giorni di Natale: "Nessuna attività di alcun tipo, non una tombola, nulla che possa vagamente ricordare il Natale. Nessuna decorazione, nemmeno una luce che illumini il corridoio buio. Niente di niente, solo la routine, interrotta dal suono metallico delle chiavi nelle serrature. L'unica differenza è che buona parte del personale penitenziario è in ferie, e noi, di conseguenza, possiamo fare una sola videochiamata con la famiglia per tutto il mese, invece delle solite due".
Eppure sono in tanti a contestare quel passaggio in cui cita "l'energia della solidarietà". "Libera senza avere avuto il coraggio di affrontare il processo per dimostrare la sua innocenza" - è il commento di un utente a cui fanno eco altri: "A Natale sarebbe più corretto pensare alle famiglie delle vittime che per colpa di quei delinquenti detenuti in prigione non hanno più un caro in famiglia che festeggi con loro il Santo Natale. Tu invece solidarizzi con il galeotto delinquente", "Mai un pensiero affettuoso alla gente onesta, povera, con stipendi da fame, anziani soli, etc di questi non ti frega nulla non fanno 'notizia' negli ambienti che frequenti...".
Natale in carcere, non è Natale.
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) December 21, 2025
Due anni fa – come racconto nel mio libro #Vipera – ero sepolta viva in quella maledetta prigione, ed è stato uno dei periodi più duri.
Oggi, grazie all’energia della solidarietà, posso trascorrere le feste da donna libera, temporaneamente al… pic.twitter.com/4k92BSxCqX