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Sergio Ramelli? Vietato ricordarlo: gli insulti di prof e studenti

di Francesco Storace martedì 14 marzo 2023

3' di lettura

Sessantenni, un po’ sdentati, molto svitati di testa. Ormai sono così gli ultrarossi, fermi ai loro odi antichi. Di buon mattino si sono alzati e sono andati davanti alla scuola Molinari a gridare che Sergio Ramelli era «un picchiatore fascista». Nei precedenti 48 anni non ricordavamo di aver mai sentito una bestialità del genere come infame oltraggio ad un diciottenne sprangato a morte. Che vergogna. E quella trentina di estremisti stavano lì perché era in arrivo la sottosegretaria all’istruzione Paola Frassinetti, che non li ha degnati neanche di uno sguardo. Quei patetici antifascisti militanti – così giustificavano in quegli anni i loro crimini – non meritavano altro. Ma è grave che ancora oggi non si possa ricordare un ragazzo di destra ammazzato. Altro che vergogna, come gridavano quegli sciagurati all’indirizzo della sottosegretaria. «Se ricordi un ragazzo di sinistra ammazzato nessuno va a contestare», ha notato la Frassinetti.

I manifestanti hanno attaccato anche «il preside fascista» Davide Bonetti, che aveva annunciato la presenza di Frassinetti con una circolare inviata ad alunni e genitori. Eppure, al Molinari c'era anche Bruno Tinelli, fratello di Fausto, militante di sinistra e frequentatore del centro sociale Leoncavallo ucciso nel 1978 insieme a Lorenzo “Iaio” Iannucci: «So cosa si prova», le sue parole «ho rispetto per il dolore di questa famiglia». Una «presenza significativa», l'ha definita Frassinetti che parteciperà al ricordo di Tinelli e Iaio al Liceo Brera di Milano: «Due ragazzi che amavano far politica, ammazzati mentre erano disarmati».

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DAL PD SOLO SILENZIO

Per il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara le contestazioni di ieri mattina «mirano a ricreare un clima da anni ’70 che vogliamo fermamente non torni mai più», mentre secondo il presidente del Senato, Ignazio La Russa, Frassinetti «bene ha fatto ad accomunare il ricordo di Ramelli a quello di Tinelli». La deputata di FdI Augusta Montaruli invita la segretaria del Pd Elly Schlein a dare «un segnale all’insegna della pacificazione nazionale rendendo omaggio alla memoria di Ramelli». Ma la leader del Pd non ci sente. Per le opposizioni a parlare sono solo quelli di Italia Viva, Raffaella Paita, presidente in Senato del gruppo Azione-Italia Viva: «Ricordare un ragazzo vittima della violenza politica degli annidi piombo è un dovere», conclude. «L’antifascismo è un valore condiviso che nulla ha a che fare con gli slogan di odio lanciati oggi dai collettivi». Le ha fatto eco Ettore Rosato, «ricordare le vittime degli opposti estremismi è un dovere per chi crede nella democrazia». Al Pd la sede probabilmente era chiusa...

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Di fronte all’incredibile manifestazione di contestazione, sono fioccate dichiarazioni da destra. Il più serafico di tutti Maurizio Gasparri: «Urla cariche di odio e di violenza. Si tratta, per fortuna, di esigue minoranze di residuati del passato, la cui misera condizione è talmente palese che non richiede particolari sottolineature. Soltanto compassione». Ci va giù pesante Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera: «La cosa terribile è che questa volta i cori e i fronteggiamenti si sono svolti nel cortile della scuola dove il diciannovenne, attivista del Fronte della Gioventù, fu aggredito e colpito a morte. Un sacrilegio vero e proprio. La mia solidarietà al dirigente scolastico, alla sottosegretaria Paola Frassinetti, agli studenti dell’istituto Molinari e a tutti coloro che sono stati legati a Sergio Ramelli da sentimenti profondi. La verità emerge sempre: licei e atenei sono infestati da studenti anti democratici, violenti, mai sconfessati dal Pd e dal M5S, che intimoriscono chiunque dica, scriva, promulghi idee di destra». Davvero un peccato veder riesplodere l’intolleranza di una vecchia sinistra di fronte a chi si esprime nel nome di valori alternativi. Tra Pd e Cinque stelle fanno a gara nell’aizzare i violenti, salvo tacere quando sono estremisti rossi, come quelli che si sono esibiti ieri mattina all’arrivo della Frassinetti. 

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