La crisi delle banche non è finita e ci saranno ripercussioni per anni: questa l’opinione dell’amministratore delegato di JP Morgan Chase, Jamie Dimon, contenuta nella sua lettera annuale agli azionisti. Dimon ha spiegato come i recenti fallimenti di Silicon Valley Bank e Signature Bank abbiano esposto problemi nella gestione manageriale e nella supervisione, e quanto lo stress sul settore debba essere affrontato dalle autorità, che dovrebbero modificare il processo regolatore. Quindi, al netto dei crolli che in qualche modo abbiamo archiviato e soprattutto delle differenze strutturali tra gli istituti americani, europei e italiani, resta in superficie il tema banche e loro solvibilità, con la necessità per tutti di di essere certi del loro stato di salute. A prescindere da ipotetici nuovi scossoni, è bene riuscire sempre ad avere il polso della situazione quando si tratta dei nostri risparmi. Quando è possibile avere elementi a disposizione per la nostra tranquillità, visto che parliamo di soldi?
Esistono alcuni indicatori che possono darci una mano in questo senso, come per esempio il Cet1 ratio, indice patrimoniale che sta per Common Equity Tier 1ratio. È il parametro principale a cui investitori e risparmiatori fanno riferimento per valutare la solidità di una banca. Il Cet1 ratio è diventato famoso dopo il fallimento dei quattro Istituti interessati dal decreto salva-banche (che venne approvato nel 2015), ossia Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Chieti, Banca delle Marche e Banca Etruria. Il Cet1 ratio viene espresso in percentuale e calcolato rapportando il capitale ordinario versato (Tier 1) con le attività ponderate per il rischio. Cosa significa concretamente? In sostanza e in sintesi ci dice con quali risorse l’istituto sotto osservazione, riesce a garantire i prestiti concessi ai clienti, e soprattutto i rischi rappresentati dai crediti deteriorati (i noti non-performing loans), ossia i crediti delle banche che i debitori non riescono più a ripagare regolarmente. Per quanto riguarda il Cet1, la Banca centrale europea istituisce valori per ogni banca e ogni Paese, anche se in linea generale la percentuale minima indicata è quella dell’8. Più elevata sarà, maggiore sarà la solidità. Se si presenta, invece, al di sotto dell’8%, la banca dovrà rafforzare il patrimonio per non finire in amministrazione straordinaria o sottoposta a bail-in, cioè il prelievo forzato della liquidità dei correntisti.
Oltre al Cet1, esiste il Liquidity coverage ratio (Lcr), imposto dagli accordi di Basilea III, il terzo degli accordi che disciplinano il mondo delle banche, degli intermediari finanziari e di tutti gli istituti di credito. Il Liquidity coverage ratio è il tasso di copertura della liquidità che richiede alle banche di disporre di una quantità adeguata di denaro per far fronte a un periodo di stress della durata di trenta giorni, tramite strumenti finanziari di elevata qualità non vincolati. Indica la capacità di coprire le esigenze in un brevissimo periodo (ecco la differenza con quello precedente) con asset immediatamente smobilizzabili. Sulla base dell’accordo di Basilea, le banche sono soggette a regole sul Liquidity coverage ratio, nel caso in cui posseggano strumenti consolidati per almeno 250 miliardi di dollari o 10 miliardi di esposizioni estere a bilancio. L’Lcr è integrato inoltre da un altro indicatore, il Net Stable Funding Ratio (Nsfr) o Tasso di finanziamento netto stabile, che mira a rafforzare la solidità delle banche su un orizzonte temporale più lungo, cioè di un anno. Da sapere: in collaborazione con Eba (European banking authority), la Bce effettua stress test periodici per esaminare le banche del continente e capire come potrebbero reagire a eventuali scenari di crisi.
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.