Molti ne ignoravano perfino l’esistenza, eppure l’armocromia è una disciplina nata nell’Ottocento e oggi sempre più diffusa nel campo della moda e del make-up, che coniuga abbinamenti tra le sfumature dei colori e le caratteristiche cromatiche di pelle, occhi e capelli, finalizzati a realizzare un look perfetto che valorizzi al meglio la propria bellezza. All’inizio del Novecento fu Elizabeth Arden, pioniera del mondo della cosmetica, a lanciare alcuni box con ombretti e blush abbinati in base alle caratteristiche etniche e di tonalità cutanea di ogni donna, con trucchi coordinati per labbra, guance ed unghie. Ma l’armocromia divenne popolare alla fine degli anni Settanta, quando la cosmetologia americana Bernice Kentner pubblicò il libro “Color me a season” nel quale illustrava le differenti sfumature dei colori esposti alla luce naturale, raggruppando quelli adatti al beauty in quattro palette di polveri cosmetiche specifiche che soprannominò “Le Quattro Stagioni dell’Armocromia”, ovvero le tonalità più idonee per tutte le donne da usare in inverno, primavera, estate e autunno, in grado di esaltare ogni tipo di femminilità.
L’INTERVISTA
Nei giorni scorsi ha suscitato clamore l’intervista a Vogue di Elly Schlein, neo segretaria del Pd, che ha fatto conoscere a tutti gli italiani questa tecnica da molti ignorata, rivelando di essersi affidata, per il suo look e il suo abbigliamento a una consulente d’immagine specialista proprio in armocromia, e di essere stata indirizzata da lei, in base alle scelte cromatiche per il suo stile e il trucco, alle tonalità dell’inverno, seguendo parametri specifici dell’analisi del colore dalla tavolozza cromatica creata appositamente, compatibile con l’ombra della sua pelle, del fisico e del ruolo sociale, incluso quello politico.
Ma come si svolge una seduta di armocromia professionale? Prima di tutto l’esperta/esperto di turno analizza la cliente, che indossa soltanto una t-shirt bianca, studiando il viso, l’elemento dominante, completamente struccato e deterso, scrutando le caratteristiche cromatiche della pelle del volto e della cute di tutto il corpo, poi il colore dell’iride e quello dei capelli, delle labbra, delle orecchie e delle vene sottocutanee. Dopodiché vengono utilizzati quattro drappi colorati, divisi in quattro sezioni, stagione per stagione, i quali, una volta accostati al viso, illuminano più o meno intensamente la pelle, e vengono selezionati ed individuati quelli che minimizzano eventuali difetti estetici, e che esprimono le migliori nuance di accostamento.
Da tali dati vengono poi realizzate delle combinazioni di colori personalizzate, scegliendo tra le tonalità che illuminano di più la carnagione, per le palette di make-up e di abiti da realizzare più adatti a quello specifico incarnato. Naturalmente vengono valutate anche le alterazioni vascolari che il corpo subisce durante lo sforzo fisico o l’esposizione al sole, quando la pelle tende ad arrossarsi o a cambiare tono per l’abbronzatura, ed una volta stabilito quali gradazioni può raggiungere si stila il verdetto: se la carnagione si esalta con il drappo arancione, il sottotono è caldo e la stagione di riferimento è la Primavera, se i colori dominanti sono quelli chiari, e l’ Autunno se sono scuri. Se il tessuto scelto è invece fucsia il sottotono di riferimento è freddo, con la scelta dell’Estate per chi ha tonalità chiare, e Inverno per quelle scure. L’Armocromia oltre ad indirizzare verso le stagioni armocromicamemte fredde (estate e inverno) o quelle calde (autunno e primavera) per il make-up, è in grado di armonizzare su tali dati anche i colori dei capi da indossare per valorizzare il proprio look in rapporto al tono della pelle, occhi e capelli, senza preconcetti legati all’età o al genere, esplorando nuove tonalità e sfumature lontane dai classici grigio e nero.
STILE E STORIA
Ma se da una seduta di consulenza armocromatica escono personalità colorate da stagioni calde o fredde, con vari gradi di brillantezza cutanea, con tinte delicate, forti o con contrasti taglienti, studiate con un criterio oggettivo, è bene ricordare che la maggioranza di donne e uomini con un minimo di cultura, di stile e di storia personale, usa per truccarsi ed abbigliarsi un diverso segreto che segreto non è, quello di sapersi guardare allo specchio e riconoscere la propria unicità per acconciarsi al meglio, e scegliere dall’armadio, secondo le varie occasioni, abiti dai colori che siano in armonia tra loro e che valorizzino la persona, scegliendo le nuance più appropriate, senza farsi influenzare e sovrastare dall’analisi del croma e dai dictat della moda del trend del momento.