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Gualtieri affonda tra i rifiuti di Roma? Ma la priorità della sinistra è un'altra

di Francesco Storace giovedì 13 luglio 2023

Roberto Gualtieri

4' di lettura

Gualtieri non strimpella più. Al posto della chitarra, deve circolare con una mascherina, per non farsi riconoscere da una città inferocita. Le proteste ormai arrivano anche da sinistra. Ce l’hanno tutti con lui: sui rifiuti, su mobilità e ztl, persino sugli sportelli anagrafici, sulla casa. E su taxi e sicurezza. Altro che prendersela con i sondaggi... Fa in tempo, se proprio non vuole dimettersi, almeno ad annunciare che a fine mandato si farà da parte. Roma non merita lo sconquasso che la travolge in questa estate bollente. Eppure lui insiste con i suoi balletti sulle nuvole. I rifiuti sono il dossier più scabroso. Botte da orbi anche da sinistra.

Ieri, dal V municipio, territorio popolare, è arrivata in Campidoglio la protesta del presidente Mauro Caliste, che non è certo un pericoloso estremista di destra: «L’emergenza rifiuti nel Municipio V prosegue da settimane, come certificato anche da Arpa Lazio e Asl, senza risposte all’altezza della crisi da parte di Ama S.p.A., che fa pagare a caro prezzo la scarsa capacità organizzativa e di programmazione alla cittadinanza e agli operatori dell’azienda, costretti a raccogliere tonnellate di rifiuti a mano a poco meno di quaranta gradi». E aggiunge un significativo «Gualtieri se ne faccia carico». Ovviamente, c’è l’opposizione a tuonare come si deve. In un altro municipio di periferia, il sesto, Tor Bella Monaca è «sommersa di immondizia e ostaggio del degrado. Un cumulo di rifiuti abbandonati ai lati delle strade e tra le abitazioni, immagini che dobbiamo dire riguardano tutta Roma, in questi giorni ancora più sporca del solito».

A denunciare l’inerzia del Comune di Roma, la capogruppo leghista in regione Laura Cartaginese e il capogruppo municipale Emanuele Licopodio. Si fa sentire anche Forza Italia. A parlare è il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri con il responsabile ambiente Piergiorgio Benvenuti: «Sulle strade della Capitale rimangono oltre 1.000 tonnellate non raccolte al giorno, con la metà dei 2.600 mezzi a disposizione di Ama fuori uso e la città che sta soffocando dai rifiuti e dal cattivo odore amplificato dalle alte temperature estive». Poi, traffico e mobilità. Gualtieri sembrava aver fatto marcia indietro sul piano Ztl, ovvero l’ampliamento enorme della zona centrale della città, con tutte le conseguenze immaginabili per chi non può accedervi a causa della propria automobile.

Poi ci ha ripensato e insiste. E si becca anche qui proteste, con un notevole tasso di originalità. Informare i cittadini sulla nuova delibera del sindaco di Roma Roberto Gualtieri che rischia letteralmente di lasciare a piedi i romani che non potranno permettersi una macchina elettrica o ibrida. Con questo obiettivo il nuovo “Comitato contro la nuova Ztl” del sindaco della Capitale Roberto Gualtieri ha lasciato, la scorsa notte, su un migliaio di macchine parcheggiate nel quartiere di San Lorenzo altrettante finte multe per dire no a quella che si profila come «una vera e propria discriminazione verso i poveri». «Sanzione da 163 a 658 euro si legge sulle finte contravvenzioni - perché passava senza fermarsi auno dei 51 nuovi varchi istituiti dal Comune». In un volantino il Comitato si scaglia «contro il falso ecologismo della Giunta Gualtieri» per una città «solidale e per una vera lotta contro l'inquinamento».

SERVIZI NEL CAOS
Per la serie i guai non finiscono mai, la giornata particolare di ieri del sindaco di Roma, quello che voleva la “città dei quindici minuti”, è stata caratterizzate anche dalla chiusura dello sportello anagrafico nel mercato di via San Romano, nel quarto municipio. A darne notizia il capogruppo leghista in Campidoglio Fabrizio Santori. Assieme al consigliere municipale Fabrizio Montanini, ha denunciato la decisione miope del Comune: "Gli uffici centrali del territorio sono lontani. Con questa scelta si perde anche un importante punto di aggregazione sociale, senza dimenticare il danno economico procurato agli operatori del mercato e a tutto il relativo indotto».

Non pensi il lettore che sia finita qui. I guai tornano anche dalla maggioranza di Gualtieri. Alcuni consiglieri si sono rivolti persino al nuovo prefetto Lamberto Giannini per sollecitare un incontro per discutere «in particolare delle modalità e dei criteri organizzativi di recenti sgomberi di alcuni alloggi di Edilizia residenziale pubblica in merito ai quali abbiamo ricevuto segnalazioni che riteniamo importante condividere» ma anche per «riprendere il percorso iniziato con il suo predecessore sul tema degli sfratti». La lettera al prefetto è sottoscritta da diversi consiglieri capitolini di maggioranza tra cui Nella Converti e Yuri Trombetti del Pd, rispettivamente presidenti delle commissioni Politiche sociali e Politiche abitative. Si vuole tornare all’antico, favorendo i centri sociali. Infine, restano irrisolti i grandi, grandissimi temi riguardanti taxi e sicurezza. Chiamate il sindaco, cercatelo ovunque sia. E fateci sapere se se ne va o se almeno promette di sparire a fine mandato.

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