A Elly Schlein piace vincere facile. Il leader del Partito democratico sarà a Napoli venerdì 14 e sabato 15 luglio. Fin qui viene da pensare a un atto di coraggio, visto che si dirige nella tana del lupo. Nella Regione governata dall’acerrimo nemico Vincenzo De Luca. Eppure non tutto è come sembra. Di fronte alla possibilità di registrare un nuovo flop, o meglio un nuovo scivolone, Schlein va sul sicuro. Ed ecco che diserta la piazza e opta per la Fondazione Foqus. Una sede ben conosciuta alla sinistra radical chic. Situata nei Quartieri Spagnoli, la Fondazione ha ospitato tra gli altri Roberto Saviano e Ghali. Il primo a processo per aver dato dei "bast***" a Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Il secondo, oltre che per la musica, diventato famoso per aver litigato con il leader della Lega da lui definito "un fascista che annusava l’ambiente".
Come se non bastasse la Fondazione è presieduta da Rachele Furfaro, assessore con Antonio Bassolino prima e con Rosa Russo Iervolino poi. Insomma, Schlein può star tranquilla. Almeno dentro le mura della struttura di Montecalvario. La stessa che dispone di diversi spazi, ma tutti piccoli. Altro escamotage per poter gridare al "pienone". Il cortile esterno vanta appena 300 posti. La corte interna invece ha 276 metri quadrati più altri 290 di porticato e 250 posti a sedere. C’è poi la sala Caratteri (al primo piano) con superficie di appena 85 metri quadrati e 100 posti a sedere. Stessa capienza per la Palestra (al secondo piano) con 120 metri quadrati. Spazio ben più ristretto di un’intera piazza.
Per l'occasione il Pd parlerà di tutto e niente. Un po' come il programma di Schlein. A due giorni dall’inizio, infatti, sul sito dem si legge: "Il 14 e 15 luglio, nell’ambito dell’estate militante, ci ritroveremo a Napoli, a Foqus, nel cuore dei quartieri spagnoli, per difendere la sanità pubblica, la scuola, i servizi alle persone. Per ribadire la nostra netta contrarietà al ddl Calderoli sulla autonomia differenziata perché senza il Mezzogiorno l’Italia non cresce. Lo faremo come sempre in maniera aperta, con tutte e tutti coloro che intendono partecipare e portare il proprio contributo, con i nostri amministratori locali, con il mondo dei saperi, del lavoro, dell’economia e della società civile. La due giorni sarà conclusa dalla segretaria nazionale Elly Schlein".
Certa è invece l’assenza di De Luca. Guarda caso, in concomitanza con il primo giorno di manifestazione, il governatore ha convocato un consiglio regionale. Annunciato per venerdì – mai successo prima d’ora – De Luca ha dato appuntamento dalle 13 alle 18, nel bel mezzo dell'evento del Pd (comincia alle 15). Che tra De Luca e Schlein non scorra buon sangue non è un segreto. A suon di botta e risposte a distanza e di ripicche, i due stanno conducendo una vera e propria guerra interna. A dare il via allo scontro la scelta della segretaria di far saltare la testa del deputato, nonché figlio di De Luca. Piero De Luca è stato declassato dal ruolo di vice presidente del gruppo a quello di segretario, "con una vendetta trasversale che non fa onore al Pd", come l’ha bollata lui. E da lì è stato sempre peggio.
"Mi imbarazza avere gente che magari consuma 300 euro l’ora per le imbecillità – ha tuonato il governatore in riferimento alla consulente di look profumatamente pagata dalla leader dem -. E 300 euro l’ora sono i due terzi di una pensione al minimo, e mi domando quale credibilità possa avere chi ha questo rapporto di coerenza fra il modo di vivere e il modo di parlare". Così dalla diretta interessata è arrivata una velata minaccia. Anche in questo caso ha fatto leva sulla poltrona di governatore ter alla quale tanto ambisce De Luca. "Il terzo mandato? – ha liquidato lei – Non è previsto per legge". Ma De Luca ha dalla sua l’alto gradimento. Schlein lo sa bene. Che sia per questo che alla piazza preferisce il quartier generale della sinistra radical chic?