CATEGORIE

Giorgia Meloni emozionata per un successo che segna il futuro

di Corrado Ocone lunedì 17 luglio 2023

2' di lettura

Era visibilmente emozionata Giorgia Meloni nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla firma del Memorandum fra l’Unione Europea e la Tunisia. E lo era a buon ragione. Quello raggiunto è un risultato storico per l’Europa e le future generazioni, sia europee sia nordafricane. E lo è soprattutto per l’Italia, per la sua diplomazia (di cui possiamo a buon ragione menare vanto) e per questo governo che lo ha cercato testardamente e con caparbietà, tenendo fede a quello che era un obiettivo primario del programma con cui si è presentato alle urne e ha vinto le elezioni. Storico lo è il risultato perché mostra come con la buona politica si possono persino superare, in nome dell’interesse comune, le divisioni che sicuramente ci sono fra i partiti a livello europeo (oltre alla popolare Von der Leyen a Tunisi c’era, con la conservatrice Meloni, anche il socialista olandese Mark Rutte). Ed è un colpo inferto alla nostra sinistra, e ai giornaloni che ne sono il megafono, che quelle divisioni esasperano a costo di ledere l’interesse nazionale.

Il successo del governo avviene proprio su quel terreno, la politica internazionale ed europea, ove la sinistra prevedeva augurandosi catastrofi e scogli insuperabili. E ove si deve invece constatare che i nostri ministri (a cominciare dal vicepremier Salvini) si muovono a proprio agio, indipendentemente dall’appartenenza politica degli interlocutori e in nome solamente dell’interesse nazionale. Il Memorandum pone le condizioni per fare da battistrada e modello ad altri accordi simili e segnare una vera e propria svolta nella gestione dell’immigrazione, in una logica di win win: investire in Africa aiuta gli africani a restare nel loro Paese, da cui sicuramente non emigrano con piacere, e l’Europa ad acquisire sicurezza.

Migranti, ora la sinistra li vuole rimettere in hotel

Oggi Giorgia Meloni torna per la seconda volta in Tunisia nel giro di un mese, accompagnata dalla presidente della Commi...

È giunto il momento di ammettere che se il problema migratorio ha assunto le dimensioni francamente insostenibili degli ultimi anni è per il combinato disposto di una “cooperazione” che senza una visione ha alimentato solo la corruzione e di un totale disinteresse che ha lasciato spazio alle attenzioni interessate di russi e cinesi. C’è molto di che essere emozionati. E c’è soprattutto la consapevolezza che da una parte si fa alta politica e dall’altra si guarda la storia dal buco della serratura, mettendo su persino futili polemiche su come sarebbero stati trattati i giornalisti sul treno che sempre ieri ha portato il premier da Roma a Pompei.

Pd, la proposta per contrastare il picco di sbarchi: migranti in hotel

Tornare indietro. Alla ricetta dell’«accoglienza diffusa» targata Luciana Lamorgese. Non solo con &laq...

Leader Rn Le Pen: "Salvini coraggioso, Meloni? Risultati importanti"

La premier "Senza di loro nulla esisterebbe": il video di Meloni per tutte le mamme

La gita francese Macron a Kiev? Meloni non va: ecco perché

tag

Le Pen: "Salvini coraggioso, Meloni? Risultati importanti"

"Senza di loro nulla esisterebbe": il video di Meloni per tutte le mamme

Macron a Kiev? Meloni non va: ecco perché

Fausto Carioti

Kiev, Scalfarotto contro Meloni: "Io l'unico presente"

Marco Bassani: L'europeismo trasformato in un culto neo-marxista

Infuria la polemica su un documento che credo debba essere posto nella giusta luce. È vero che occorre contestual...
Marco Bassani

Patricelli: La verità nascosta dal Pci su chi uccise il Duce

Un cold case da ottanta anni nella ghiacciaia della storia, con un enigma avvolto da un mistero. In attesa che l’e...
Marco Patricelli

Calessi: Bertinotti e Fini, uniti dalla Lega ma separati sulla guerra

Il rosso e il nero a casa della Lega. Sono stati loro, Fausto Bertinotti e Gianfranco Fini, intervistati dal direttore d...
Elisa Calessi

De Leo, Salvini dopo la telefonata con Vance: "Frizioni? Siamo su scherzi a parte"

La telefonata con J. D. Vance e la contrarietà rispetto alle ipotesi di riarmo. Il vicepresidente del Consiglio M...
Pietro De Leo