CATEGORIE

Spagna, effetto-Meloni anche Madrid: ora la spallata alla vecchia Ue

di Carlo Nicolato lunedì 24 luglio 2023

3' di lettura

“Yo soy Giorgia y soy una mujer, soy una madre, soy cristiana”: quando Giorgia Meloni nell’ottobre del 2021 ha ripetuto queste parole in castigliano sul palco di Vox a Madrid in pochi avrebbero potuto immaginare che nemmeno due anni dopo la leader di Fratelli d’Italia sarebbe stata saldamente alla guida del governo italiano e il partito di Santiago Abascal sarebbe a sua volta diventato l’ago della bilancia di quello spagnolo, senza il quale per il Partito Popolare di Alberto Núñez Feijóo sembra praticamente impossibile accedere alla Moncloa. Il centrodestra dunque vince anche in Spagna e dovrebbe governare, salvo sorprese clamorose, ufficializzando quell’alleanza che finora il Ppe si era limitato a sperimentare solo a livello locale, la cosiddetta maggioranza “all’andalusa”, che di fatto segue la strada che la Meloni ha tracciato per prima in Italia e ha reso ancora più possibile sdoganando Vox in Europa.

Meloni in Ue, altro che isolata: come si è presa la scena su soldi e migranti

Il racconto di Giorgia Meloni isolata in Europa e ai ferri corti con le istituzioni di Bruxelles ha retto meno di un gio...


La vittoria del centrodestra in Spagna segna anche una clamorosa sconfitta per la sinistra al governo da 5 anni, ovviamente per quella Sanchez-egocentrica del partito socialista, ma anche per quella verde-viola-arcobaleno spezzettata in una miriade di partiti, partitini e movimenti, nata sotto l’egida dell’ex comunista mai pentita ed ex vicepremier Yolanda Diaz, un cartello chiamato Sumar che più del Pse rappresenta la sintesi della deriva Schlein in Italia. E soprattutto è anche un chiaro campanello d’allarme per l’Europa i cui equilibri faticosamente tenuti insieme dalla maggioranza Ursula sono sempre più precari. Barcollante in realtà non è solo il sistema che ha retto le sorti dell’attuale commissione, ma anche la stessa finta contrapposizione popolari-socialisti che di fatto governa la Ue dalla sua nascita. La vittoria dei popolari (e di Vox) in Spagna significa peraltro che a loro spetterà anche guidare la presidenza di turno del Consiglio Ue fino alla fine dell’anno, un particolare di non poco conto dal momento che arriva anche a ridosso delle elezioni per l’Europarlamento.


VARSAVIA E BUDAPEST
A questa presidenza peraltro seguirà quella belga, ma poi nel secondo semestre del prossimo anno quella dell’Ungheria di Orban e poi ancora quella della Polonia. I polacchi oltretutto andranno alle urne il prossimo autunno e sebbene secondo i sondaggi la coalizione di governo (Pis-Zp) sia in calo ben difficilmente il candidato di Bruxelles, l’ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, riuscirà ad avere la meglio su una possibile alleanza che includa anche Konfederacja, nuovo partito di destra in grande ascesa. Prospettive complicate per la Ue anche dalle elezioni anticipate (a novembre) in Olanda, dove favorito è il Movimento dei Cittadini-Agricoltori (BBB), già vincitore alle scorse amministrative. Tutti questi partiti, compresi Fratelli d’Italia, Vox e gli altri di destra che si sono affermati praticamente in tutta Europa alle ultime tornate, ai quali si devono aggiungere gran parte di quelli che fanno capo ai popolari europei, hanno in comune una posizione molto scettica sulle politiche Ue per il clima. È su questo punto che si giocheranno le prossime elezioni europee e anche su questa base che Giorgia Meloni sta tessendo la tela, almeno a livello di contenuti, di una possibile alleanza tra Popolari e Conservatori europei, il gruppo al Parlamento Europeo del quale appunto fanno parte FdI e Vox.

Giorgia Meloni, occhio: parla ancora in spagnolo, qui la sinistra impazzisce

Santiago Abascal, a Valencia, la presenta dichiarando che "è un autentico onore" avere ospite in colleg...


LA LINEA WEBER
Una strada difficile ma non in salita, come dimostra peraltro il recente voto sulla legge per il ripristino della natura, presentata dalla Commissione e contro la quale si è schierato il Ppe assieme alle destre, rompendo così la maggioranza. La legge è passata ma per 12 voti appena, e sebbene per Weber e i suoi è stata una sconfitta, per la maggioranza c’è ben poco da esultare, specie se si considera che tale legge dovrebbe rappresentare uno dei pilastri delle politiche green della Commissione. Insomma i popolari spagnoli sono sempre stati considerati uno dei partiti più fedeli a Bruxelles, ma la vittoria del centrodestra in Spagna stavolta non è una buona notizia per questa Ue. 

Futuro Giorgia Meloni, premier-bis: ecco il suo piano

Rossi di imbarazzo Giorgia Meloni insultata perché denuncia gli insulti: ecco la sinistra

A gonfie vele Giorgia Meloni, gli ultimi tre successi: gufi stecchiti

tag

Giorgia Meloni, premier-bis: ecco il suo piano

Fabio Rubini

Giorgia Meloni insultata perché denuncia gli insulti: ecco la sinistra

Francesco Storace

Giorgia Meloni, gli ultimi tre successi: gufi stecchiti

Michele Zaccardi

Otto e Mezzo, Tomaso Montanari contro Meloni e i suoi elettori: "Sudditi, ignoranza"

Marco Bassani: L'europeismo trasformato in un culto neo-marxista

Infuria la polemica su un documento che credo debba essere posto nella giusta luce. È vero che occorre contestual...
Marco Bassani

Patricelli: La verità nascosta dal Pci su chi uccise il Duce

Un cold case da ottanta anni nella ghiacciaia della storia, con un enigma avvolto da un mistero. In attesa che l’e...
Marco Patricelli

Calessi: Bertinotti e Fini, uniti dalla Lega ma separati sulla guerra

Il rosso e il nero a casa della Lega. Sono stati loro, Fausto Bertinotti e Gianfranco Fini, intervistati dal direttore d...
Elisa Calessi

De Leo, Salvini dopo la telefonata con Vance: "Frizioni? Siamo su scherzi a parte"

La telefonata con J. D. Vance e la contrarietà rispetto alle ipotesi di riarmo. Il vicepresidente del Consiglio M...
Pietro De Leo