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Immigrazione, l'ultimo delirio del Pd: gli sbarchi organizzati da Meloni

di Pietro Senaldi mercoledì 20 settembre 2023

3' di lettura

Lambrusco e pop corn. Sono le armi dell’opposizione. Il primo fa aumentare il tasso etilico, così che si può dire tutto senza sprezzo del ridicolo. I secondi sono i proiettili sparati contro il governo, parole al vento, aria fritta, innocua come i fiocchi di mais. Epicentro del grottesco, l’Emilia Romagna di Elly Schlein, ma anche di Matteo Lepore. Il sindaco di Bologna, con la sicumera di chi pensa di aver capito tutto, ha detto che l’emergenza migranti è colpa della Meloni. Attenzione però, non perché il governo è in difficoltà nel gestirla – troppo semplice sarebbe-, ma perché si tratta di «un caos voluto, è fin troppo evidente».

Proprio così, l’ennesima teoria del complotto. La sinistra ragiona così, forse perché mischia ossessione ed esperienza di complotti. Secondo la teoria di Lepore, la Meloni «specula sulla povera gente», starebbe deliberatamente «trasformando l’arrivo dei migranti in un problema di ordine pubblico, per poter così chiedere i pieni poteri», espressione che a sinistra rievoca subito i fantasmi del fascismo. Ma in cosa consistono i suddetti? Sa dio... Il sindaco di Bologna ha trovato l’uovo di Colombo: «Quanto sta succedendo era prevedibile», sentenzia, «ma il governo pugnala alle spalle noi sindaci, non mettendoci in condizione di accogliere in maniera dignitosa i migranti».


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Tutto chiaro, no? Solo non si capisce se per Lepore la Meloni sia più furba del demonio o invece più svampita di ClarabElly Schlein. Proviamo a recuperare razionalità. Spesso i leader si ammazzano da soli, ma è arduo pensare che una signora capace di diventare presidente del Consiglio partendo da quelli che erano i bassifondi della politica abbia ordito una trama che le ha fatto perdere due punti nei sondaggi, arrestandone la crescita, che procedeva costante da quattro anni. Difficile anche che, per inseguire fantomatici pieni poteri, la premier abbia scientemente prestato il fianco al suo rivale di maggioranza, Matteo Salvini, consentendogli attacchi quotidiani e rivendicazioni di essere più bravo nel gestire i clandestini. Forse, secondo Lepore, Francia e Germania strepitano per accollarsi i nostri clandestini ed è proprio Giorgia che ha convinto Macron e Scholz ad abbandonare l’Italia. Come è certamente lei che fa pressioni sul Fondo Monetario Internazionale e sulla Ue perché non diano al regime di Tunisi i soldi che sono stati paventati al presidente Saied per fermare i migranti. Quanto al piano Mattei per portare lo sviluppo in Africa, è senz’altro uno specchio per le allodole per aumentare la tensione nel Continente nero, alimentando la rabbia per l’Europa, che promette e non fa.


D’altronde, tutti noi ci ricordiamo quando governava la sinistra e la gente fuggiva dall’Isis, sette -otto anni fa, qual era lo stato delle nostre città, con i centri di raccolta immigrati in rivolta e migliaia di clandestini agli angoli delle strade. Era anche quello un complotto? Per dimostrarci che gli immigrati illegali sono risorse e non un problema? Come la prima gallina che canta è quella che ha fatto l’uovo, chi grida al complotto solitamente è quello abituato a ordirli. Senza dubbio il governo attualmente è in difficoltà sull’immigrazione, anche se è chiaro a tutti che il quadro geopolitico è mutato rispetto alla campagna elettorale, e non a causa delle mosse del centrodestra.


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Però accusare la premier di giocare con l’emergenza clandestini significa negare la realtà. È sempre stata la sinistra a pensare di guadagnarci con l’immigrazione, di volta in volta vista come un’occasione per importare manodopera a basso costo, risolvere i problemi demografici, farsi votare, abbattere i valori e l’identità nazionale, garantire guadagni facili e non sempre puliti a organizzazioni di volontariato pagate per gestire i profughi, elemosinare dall’Europa qualche soldo dietro la promessa di occuparsi della pratica. Per anni i dem hanno anche detto che gli immigrati ci avrebbero pagato le pensioni, salvo elaborare proprio in questi giorni un progetto di legge per consentire loro di prendere l’assegno anche senza aver versato vent’anni di contributi, a differenza degli italiani, che se non superano quella soglia perdono tutto. Questo, a proposito di complotti, per far capire chi specula sulla povera gente e chi ritiene gli immigrati un’opportunità per fare le scarpe all’avversario politico.

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