CATEGORIE

Daniele Capezzone: Fiorentina-Juventus? Giani e Nardella cercano solo consensi

di Daniele Capezzone lunedì 6 novembre 2023

3' di lettura

Come si sa, alla fine ieri sera il match Fiorentina-Juventus si è regolarmente disputato. Ma al termine di lunghe e surreali ore durante le quali, facendosi guidare dalla Curva Fiesole, cioè dalla tifoseria viola organizzata, una serie di esponenti politici (in prima linea gli onnipresenti e onnidichiaranti Eugenio Giani e Dario Nardella) hanno animato una polemica sul rinvio della partita.

Intendiamoci bene. Potevano anche esserci ragioni robuste a favore di un ipotetico posticipo: legate in primo luogo a un segno di solidarietà verso quanti in Toscana sono stati colpiti da nubifragi ed esondazioni. Non solo: un rinvio si sarebbe indubbiamente reso opportuno se fosse stato inequivocabilmente accertato il rischio di sottrarre uomini delle forze dell’ordine alle attività di soccorso per destinarli alla vigilanza dentro e fuori lo stadio, in particolare rispetto a una partita storicamente carica di tensioni.

Quest’ultimo argomento però è stato nettamente tolto dal tavolo dall’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza (e quindi di fatto dal Viminale), che ha messo nero su bianco l’inesistenza di qualunque sottrazione di personale alle attività di soccorso.

Dusan Vlahovic scatena il caos in tribuna: dopo gli insulti, l'urlo contro i tifosi della Fiorentina

I tifosi Viola non perdonano. E per chi ha indossato quella maglia, per poi andare alla rivale più odiata di semp...

Naturalmente altrettanto forti (anzi, nettamente prevalenti, a mio personale avviso) erano invece le ragioni per confermare la partita, una volta sciolto l’interrogativo sulle forze dell’ordine. Non sarebbe stata una buona idea cominciare già ai primi di novembre a sovraccaricare di partite rinviate un campionato di calcio il cui calendario è già pazzesco. Né sarebbe stato rispettoso verso chi si era sobbarcato i costi e le fatiche di una trasferta rinviare tutto in extremis.

Ma - sul piano degli argomenti pro e contro- ciascuno resta naturalmente liberissimo di preferire una tesi o l’altra, ci mancherebbe. E allora cos’è che ci lascia comunque perplessi nella discussione di ieri, prima della (opportuna) decisione di dare semaforo verde? Mettiamola così: rimane il retrogusto amaro di una politica ancora una volta fatta più di “follower” che di “leader”, per ricorrere all’eloquente espressione coniata da Luigi Di Gregorio. Spiace doverlo ricordare al sindaco di Firenze e al governatore della Toscana: ma non tocca alle tifoserie di calcio gestire l’ordine pubblico. E semmai, spiace ancora di più dover constatare come perfino l’occasione di una partita sia stata colta al balzo dagli amministratori locali per tentare di spostare l’attenzione dei cittadini da ciò che si doveva fare e non è stato fatto in termini di messa in sicurezza del territorio, in una regione ininterrottamente governata dal Pci-Pds-Ds-Pd sin dalle prime elezioni regionali del 1975, cioè dalla bellezza di 48 anni.

La Juventus supera la Fiorentina al Franchi e consolida il secondo posto in classifica

Quarta vittoria di fila e sesta partita senza subire gol per la Juventus che vince 1-0 sul campo della Fiorentina, grazi...

Quando tutto sarà finito, al televisivamente ubiquo Giani non basterà né il giubbetto fosforescente della Protezione civile (indossato perfino al chiuso, ma sempre a beneficio di telecamera), né la captatio benevolentiae verso la tifoseria organizzata (quella l’hanno fatta un po’ tutti ieri: in primavera a Firenze si voterà per il sindaco...) per proteggersi dall’esigenza di dare spiegazioni adeguate sul non fatto. Sta qui il punto vero. Il resto (il solito Giani che promette di andare a trovare i tifosi, mentre Nardella si rammarica di non aver potuto bloccare il match) è un mix di demagogia, inseguimento della curva, e soprattutto mediocre tattica diversiva. Il Pd toscano e Giani ci parlino della mancata o insufficiente manutenzione e prevenzione lungo il corso dei fiumi, dell’inefficienza dei consorzi di bonifica, di ciò che si sarebbe dovuto fare in termini di vasche di laminazione. Non del calendario della Serie A di calcio. 

tag
daniele capezzone
dario nardella
eugenio giani
fiorentina
juventus

Sotto assedio Dai giornali alla Juve: Elkann è nel pallone e prova a salvarsi con un video in tuta

Incubo B per la Viola Serie A, il Napoli cade in casa dell'Udinese: la Fiorentina perde anche col Verona

Juventus e stampa Yildiz e Locatelli valgono più di Serra e “Cuzzo”

Ti potrebbero interessare

Dai giornali alla Juve: Elkann è nel pallone e prova a salvarsi con un video in tuta

Tommaso Lorenzini

Serie A, il Napoli cade in casa dell'Udinese: la Fiorentina perde anche col Verona

Redazione

Yildiz e Locatelli valgono più di Serra e “Cuzzo”

Mario Sechi

Juventus, il reel di John Elkann è un autogol: 83% di commenti negativi

Redazione

Texas, i soccorritori alla ricerca dei superstiti dopo le inondazioni: le immagini dei danni

Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.

Marco Bassani: L'europeismo trasformato in un culto neo-marxista

Infuria la polemica su un documento che credo debba essere posto nella giusta luce. È vero che occorre contestual...
Marco Bassani

Patricelli: La verità nascosta dal Pci su chi uccise il Duce

Un cold case da ottanta anni nella ghiacciaia della storia, con un enigma avvolto da un mistero. In attesa che l’e...
Marco Patricelli

Calessi: Bertinotti e Fini, uniti dalla Lega ma separati sulla guerra

Il rosso e il nero a casa della Lega. Sono stati loro, Fausto Bertinotti e Gianfranco Fini, intervistati dal direttore d...
Elisa Calessi