È sempre la solita storia. Vittorio Sgarbi, Giuseppe Cruciani e la sottoscritta sono stati chiamati a presiedere la giuria di Miss Italia. Dovevamo scegliere la più bella e la più bella abbiamo scelto. La più bella però aveva un difetto che noi non avevamo considerato: è figlia di un parlamentare di destra. E così ora tutti dicono che noi abbiamo scelto la figlia del potente. «Ha vinto la figlia del senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio - tuonano indignati- te pareva, era prevedibile. È l’egemonia culturale sovranista che si è imposta a Salsomaggiore».
Quasi un tumulto, guidato dall’impavido Gad Lerner (ex Fiat, ex de Benedetti e ora travaglino). Niente di nuovo. Tutto iniziò circa sette o ottocento anni fa, quando si sposarono Peleo e Teti, futuri genitori del prode Achille. A quel matrimonio gli sposi dimenticarono di invitare la Dea Eride, la quale si infuriò e gettò sul tavolo nuziale una mela con su scritto: alla più bella. Scatenò il putiferio. Gli invitati chiesero a Giove di decidere a chi spettasse la mela (il pomo) ma Giove Giorgio Maria non voleva guai, odiava litigare (un po’ come Elly Schlein) e allora chiese a un ragazzetto troiano, che si chiamava Paride, di decidere lui. Paride era un tipo che se ne intendeva.
IL PECCATO - In finale arrivarono in tre: Minerva, Giunone e Venere. Giunone promise a Paride ricchezza, Minerva gli promise forza in guerra, Venere gli promise l'amore della donna più bella del mondo. Paride scelse Venere senza un attimo di esitazione. Per due ragioni: la prima è che lui amava solo l’amore, e il sesso. La seconda è che aveva uno spiccato senso dell’estetica. E Venere era bella bella. Molto più delle sue rivali. Usò un po’ lo stesso criterio che abbiamo usato io e Vittorio e Cruciani. Si scatenò anche quella volta un gran casino. Tutti dissero che aveva scelto Venere perché era figlia di Giove. Giove non era un senatore leghista ma pare che effettivamente fosse abbastanza di destra. E molto potente. E poi non aveva letto Gramsci. La cosa precipitò qualche anno dopo, quando Venere mantenne la promessa, Paride ebbe l’amore di Elena la spartana, e da lì partì la guerra di Troia.
Ora tutti noi speriamo che stavolta io e Cruciani e Sgarbi non si porti alla guerra. Però resta aperta la questione di Gramsci. Sollevata con solerzia, come accennavo, da Gad Lerner, il quale ieri ha lanciato in rete questo tweet : «Eccola l’egemonia culturale di Gramsci vista da destra: eletta Miss Italia la figlia di un senatore leghista, con la giuria presieduta da Vittorio Sgarbi e composta dal tizio della Zanzara e da Hoara Borselli. Così si dà l’assalto alle casematte del potere e si onora la Nazione» .
Beh il problema è serio. Gramsci era uno studioso di estetica e fu molto lucido nell’indicare come il proletariato avrebbe dovuto dare l’assalto alle casematte del potere. Gramsci fu anche uno studioso acuto del fenomeno nazionalpopolare. E collegò questo studio alla formazione e all’organizzazione di una forza politica fortemente legata al popolo. Sembra però che non avesse preso in considerazione l’ipotesi della comparsa dei Gad Lerner nell’olimpo degli intellettuali e dei maitre a penser della sinistra. Da questo punto di vista la questione è molto complessa. Però io, che di Gramsci ho letto poco ma qualcosa ho letto, e ho capito che era un tipo serio, intelligente e onesto, di una coBergesio (LaP) sa sono certa: anche Gramsci avrebbe scelto come miss Italia Francesca Bergesio. Per quella ragione semplice semplice che con la politica c’entra poco: era la più bella tra le belle. Anche Togliatti e Nenni avrebbero scelto lei...
NESSUN RISPETTO - Quello che mi colpisce di questa polemica è la furia con la quale i vari Lerner si stanno scagliando contro una ragazza di 19 anni. Senza nessun rispetto, senza nessun senso della misura. Si prende a pretesto un gioco, un bel gioco- come è la elezione della donna più bella d’Italia - per scatenare una polemica della quale certo la vittima non sarà il sottosegretario, o la sottoscritta, o Cruciani, abituati a ben altro, ma una splendida ragazza che come tutte le ragazze della sua età è sensibile, emotiva, fragile. Perché rovinarle la festa inquinando con sterile è inutile polemica questo suo momento di gioia? Il padre fa il senatore, è vero; è in quota Lega, è vero anche questo; il governo attuale non è di sinistra, indiscutibile pure questo dettaglio; quindi? Avremmo dovuto noi della giuria escluderla a priori per non doverci sorbire il pippone di Lerner il giorno dopo? Avremmo dovuto scartarla per evitare le polemiche che i giornaloni stanno cavalcando e che montano di ora in ora ? No, cari signori, e parlo per me anche se potrei farlo a nome di tutta giuria. Francesca è stata scelta perché era semplicemente la più bella. Certo se sua madre fosse stata del Pd e magari avesse avuto una nonna del terzo polo tutto sarebbe stato più equilibrato. Ma non sempre il politically correct funziona. Diceva Frassica: non è bella quel che è bella, ma che bella che bella che bella!