In principio ci fu la scuola di Pioltello, multiculturale hinterland milanese tanto apprezzato dal Pd, chiusa per Ramadan; poi fu la volta di Soresina, provincia di Cremona, dove una dirigente scolastica pensò bene di vietare la merenda all’intervallo per non urtare gli studenti musulmani a digiuno per il loro mese sacro; poi ancora ecco l’istituto superiore di Abbiategrasso (sempre Milano), terreno prediletto per organizzare corsi di hijab (come indossare il velo) rivolti alle studentesse; e infine le gite messe in piedi da scuole, e persino asili, per portare bambini e ragazzini nelle moschee del territorio (dal Veneto alla Lombardia, passando per la Liguria) ad ascoltare i sermoni degli imam (nel trevigiano piccoli di tre anni sono stati pure fatti inginocchiare sui tappeti per simulare una preghiera ad Allah).
Poteva andare peggio? Sì. Mancava il compito assegnato dalle maestre di una scuola elementare di Civitavecchia ai propri alunni: realizzare un angelo di carta che stringe tra le mani un Corano. La denuncia arriva dal consigliere comunale della Lega Antonio Giammusso, che raccolto le lamentele di alcuni genitori giustamente incazzati. «Ci mancava solo lo spot al Corano, il libro sacro all’islam che invita i fedeli di Allah a uccidere i miscredenti, ovvero i cristiani e gli ebrei. Ormai siamo a un punto di non ritorno: l’islamizzazione nelle nostre scuole va fermata a ogni costo perché l’educazione dei nostri figli non può essere lasciata a imam e a insegnanti politicamente schierati. La sinistra applaudirà, come sempre, anche questa scelta sbandierando il solito multiculturalismo? Questa, al contrario, è una pericolosa deriva che consegna persino i più piccoli alla propaganda islamista», attaccano i leghisti Silvia Sardone, vicesegretaria ed europarlamentare, e Rossano Sasso, capogruppo in Commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera.
«ono i musulmani a doversi attenere alla nostra cultura e alle nostre tradizioni, non il contrario. Pd e compagni se lo mettano bene in testa.», aggiunge Sardone. «Sbaglia chi minimizza e sottovaluta la portata di tale messaggio. Ma poi, mi chiedo: possibile che si debba stravolgere sempre tutto? Mi piacerebbe conoscere le docenti che hanno avuto questa idea...», si chiede invece Sasso. Non è escluso, come già capitato, che venga messa in moto la macchina ispettiva per capire sempre ammessa l’autonomia scolastica - le motivazioni che hanno spinto le insegnanti della scuola di Civitavecchia a inventarsi l’angelo che legge il Corano.