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No di FdI e Lega a Concia "educatrice"

di Tommaso Montesano sabato 9 dicembre 2023

 Anna Paola Concia

3' di lettura

Per tutto il giorno è la onlus Pro Vita&Famiglia a combattere contro la nomina di Anna Paola Concia a coordinatrice del progetto del ministero dell’Istruzione sull’educazione «alle relazioni» nelle scuole. L’organizzazione cattolica, in prima fila - tanto per dirne due - nelle mobilitazioni contro il Ddl Zane la pratica dell’utero in affitto, con solidi collegamenti con il centrodestra, fin dalle prime ore del mattino avvia un’intensa campagna social contro la scelta del ministro Giuseppe Valditara, accusato senza mezze parole di aver tradito i valori della coalizione affidandosi a una storica esponente del mondo Lgbt - ed ex parlamentare del Pd - per giunta per provare a regolamentare un settore che invece dovrebbe restare di esclusiva pertinenza delle famiglie.

In poche ore, la petizione lanciata sui social e sul sito per chiedere la «revoca immediata» di Concia- nomina definito «un fatto gravissimo» - raccoglie oltre 15mila firme. Chissà se è questa marea che monta poco a poco a causare in successione, quando ormai è sera, lo stop all’investitura di Concia da parte di Fratelli d’Italia, il partito leader della maggioranza di governo, e della stessa Lega. A dire “alt”, a nome dei meloniani, è Maddalena Morgante, responsabile nazionale del dipartimento “Famiglia e valori non negoziabili”. Ovvero il ca nale di collegamento tra Fratelli d’Italia e quel mondo cattolico di cui Pro Vita&Famiglia è una delle realtà più significative. Basti pensare alla solida rietà ricevuta dall’associazione da par te del centrodestra dopo l’assalto delle femministe di Non una di meno lo scorso 25 novembre, a Roma. Interpellata dall’agenzia Ansa, Morgante stronca con queste parole la scelta di Valditara: «Non lo avrei fatto. Anna Paola Concia è una bravissima persona, ma non vedo perché debba essere lei a occuparsi di questo progetto. Su questo non sono d’accordo con l’amico leghista Valditara».

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MALUMORI DIFFUSI - I toni sono amichevoli, non certo ultimativi, ma la sostanza resta: al partito di Giorgia Meloni la promozione di Concia da parte del ministro dell’Istruzione e del Merito - peraltro di un partito alleato con il quale non stanno mancando le fibrillazioni su altri dossier - non piace. E Fratelli d’Italia non fa nulla per nasconderlo, magari per “favorire” un passo indietro della stessa ex parlamentare Pd. Morgante, come si suol dire, ci mette la faccia. E non è difficile pensare che la sua dichiarazione sia stata “vistata” ai più alti livelli prima di essere ufficializzata. Ma in privato, rivela la onlus cattolica, per tutto il giorno Pro Vita&Famiglia riceve «messaggi e telefonate da parte di numerosi parlamentari di centrodestra “allibiti” per l’assurda nomina di Paola Concia».

Così quando arriva la notizia dello stop di Morgante, la onlus incassa e rilancia: «Sappiamo che non è affatto isolata in maggioranza, molti la pensano come lei. Il malumore si deve tradurre ora in un chiarimento politico netto: la revoca della nomina». Su X, l’ex Twitter, i post di apprezzamento all’iniziativa per la revoca sono spesso accompagnati dall’hashtag #Valditaradimettiti. Il dato politico, poi, è che mentre Fratelli d’Italia scarica Concia, dalle opposizioni è tutto un susseguirsi di lodi a Valditara per la scelta. È ancora Pro Vita&Famiglia a fare l’elenco: Alessio De Giorgi (Italia Viva); Pina Picierno (Pd); Mara Carfagna (Azione); Valeria Valente (Pd); Rossella Muroni (ex LeU). E l’ironia viene facile: «Continuano gli apprezzamenti per la nomina di Concia come coordinatrice dell’educazione affettiva nelle scuole... da parte della sinistra».

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A metà pomeriggio non passa inosservato neanche un commento di Matteo Montevecchi, consigliere regionale della Lega in Emilia Romagna: «Come tanti sono rimasto basito dalla scelta del ministro dell’Istruzione. Una decisione che milioni di italiani si sarebbero aspettati da un governo targato Schlein e teoricamente non da que sto. Dire che il ministro Valditara debba revocare la nomina di Concia è scontato, giunti a questo punto in assenza di dietrofront, mi aspetto le sue dimissioni immediate in quanto ha di mostrato platealmente un gigantesco complesso di inferiorità culturale».

«QUANTO ODIO» - È solo l’antipasto di quello che avviene a fine giornata, quando anche Simona Baldassarre, responsabile del di partimento Famiglia della Lega l’omologa di Morgante del partito di riferimento di Valditara - recita il de profundis: «Non c’è bisogno di nomi o soluzioni divisive per educare alle relazioni, soprattutto se rischiano di ali mentare polemiche». E Concia? La diretta interessata affida a X la sua reazione durante la bufe ra: «Bisogna avere pazienza, domani avranno qualcos’altro su cui vomitare odio».

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