«Lo scontro non è tra Toti e i magistrati di Genova, ma tra una politica ipocrita che ha approvato e applaudito leggi morali, anzi moraliste e i pochi che credono in una democrazia liberale dove le persone vengono giudicate sui fatti e non sui pregiudizi», ha scritto ieri sul proprio profilo Facebook l’ormai ex governatore della Regione Liguria. Il giorno dopo la decisione di chiudere con il patteggiamento a due anni ed un mese di prigione la vicenda penale che lo vede imputato di corruzione e finanziamento illecito, Toti ha così voluto replicare ai molti esponenti politici, anche di centrodestra, che avrebbero invece preferito affrontasse il processo. La scelta di patteggiare a poco più di un mese dalle elezioni regionali, come sottolineato dallo stesso Toti, non era stata condivisa con nessuno degli ex alleati di maggioranza i quali non hanno voluto commentare, lasciando però filtrare il proprio profondo disappunto.
«Chi oggi sussurra che si poteva tenere duro e andare fino in fondo con venti annidi processi, fa spesso parte di coloro che non ho sentito esprimere mezzo giudizio su quanto accaduto questa estate», ha quindi attaccato Toti, lanciando una frecciata al veleno nei confronti di coloro, senza citarli, che grazie alla sua attività amministrativa di presidente di Regione oggi si trovano ad occupare «la poltrona da cui ritengono di poter dare buoni consigli».
Il patteggiamento resta dunque un nervo scoperto. Il messaggio che in queste ore passa sui media, al netto di ogni distinguo, è inevitabilmente «Toti ha confessato, i pm avevano ragione».
«Ogni accordo che si fa suscita due sentimenti contrastanti: l’amarezza di non aver combattuto fino in fondo per le proprie ragioni e la soddisfazione di vederne riconosciute comunque una gran parte», ha allora puntualizzato Toti, sottolineando che «i magistrati hanno riconosciuto che non ho preso un euro da nessuno per me stesso e che tutte le pratiche di cui mi sono interessato erano legittime e legali». «Dopo quasi quattro annidi intercettazioni, filmati, pedinamenti, controlli, dopo tre mesi di domiciliari che hanno portato a nuove elezioni, non esisteva quella sentina del male con cui la Regione Liguria è stata indentificata da certa stampa per odio politico», ha infine aggiunto l’ex governatore.
La condanna a due anni ed un mese di prigione è stata già convertita in 1500 ore di volontariato che potrebbero iniziare già a novembre. Ad oggi non è stata scelta la struttura dove svolgere le attività. L’ultima parola spetterà al giudice del tribunale di Genova che dovrà fissare la data dell’udienza in cui decidere se accogliere o meno l’accordo raggiunto fra la Procura ed i difensori di Toti. Con ogni probabilità l’udienza sarà celebrata entro la fine del mese. Teoricamente, ma è una ipotesi quanto mai remota, il giudice potrebbe ritenere non congruo l’accordo e in quel caso per Toti si aprirebbe la strada del processo.
La giornata di ieri è stata caratterizzata anche dallo scontro fra Bruno Vespa e i componenti del Pd in Commissione di vigilanza Rai. Nel mirino dei dem è finita la trasmissione Cinque minuti condotta da Vespa con l’intervista di venerdì a Toti. «Un programma completamente piegato agli interessi elettoralistici della destra: vi è una sproporzione di spazi e anche una oggettiva mistificazione della realtà che umilia l’intelligenza dei telespettatori che continuano inesorabilmente ad allontanarsi dalla Rai», hanno fatto sapere i dem. «I Vigilanti democratici dimenticano le regole di base del giornalismo. Toti patteggia a sorpresa dopo quattro anni di inchiesta e quattro mesi di arresti ed è dovere di un giornalista chiedergliene subito le ragioni, dandogli la prima pagina come hanno fatto tutti - dico tutti - i quotidiani», ha replicato Vespa.
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.