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Donadi si dimette:"Non sono più il capogruppo idv alla Camera"

Un altro fedelissimo di Tonino fa un passo indietro. Continua a sfaldarsi il partito dell'ex pm. Il capolinea è vicino?

Ignazio Stagno
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L'Idv ormai si scioglie sotto il fuoco scatenato da Report e dalle succesive polemiche alimentate da Antonio Di Pietro. "Oggi, nel primo pomeriggio, ho annunciato al presidente della Camera, Gianfranco Fini, le mie dimissioni da capogruppo dell'Italia dei Valori". Lo annuncia Massimo Donadi spiegando che "è una scelta che compio con serenità e convinzione affinchè nella riunione dei gruppi parlamentari nessuno possa usare strumentalmente questo tema per eludere l'unico confronto veramente dirimente, quello - sottolinea - sulla rottamazione di Idv che Di Pietro sta scientemente portando avanti". Un altro pezzo dell'Idv si stacca e lascia dietro di sè un partito ormai in frantumi. Donadi è sempre stato uno dei fedelissimi di Tonino. Ora lascia anche dopo le parole di Domenico Scilipoti che lo aveva attaccato aspramente: “Donadi dovrebbe smetterla di fare il falso moralista, ha sempre fatto parte dell'ufficio di presidenza del Idv e sapeva tutto, sono due anni che denuncio lo spostamento a sinistra di Di Pietro e la sua deriva populista, come mai Donadi si sveglia solo ora ?!”. “Forse -continua Scilipoti -Donadi in questi anni è stato troppo impegnato a spulciare i miei conti correnti, nel tentativo di trovare   le prove che mi fossi venduto a Berlusconi, piuttosto che accorgersi che Di Pietro si stava spostando su posizioni di estrema sinistra”. Per l'Idv è notte fonda e a Tonino non resta che piangere fra le braccia di Grillo. L'unico che forse riesce a consolarlo.  Dalla Vento al sindacalista Ma a salire sul carro di Beppe Grillo è stata anche la soubrette Flavia Vento. Come scrive Marco Gorra su Libero in edicola oggi, martedì 6 novembre, a vedere "la pletora di aspiranti grillini la sensazione  di essere finiti nel bar di Guerre Stellari  un po' viene: sarà per il contributo di personaggi come Flavia Vento, sarà perché l'aura di purezza cui Movimento 5 stelle incautamente si ammata finisce per amplificare ogni fenomeno che tanto puro non è, ma l'assalto al carro di Beppe è uno spettacolo gustosissimo". Nelle fila ci sono, oltre a Flavia Vento, Tonino Di Pietro, il segretario rifondarolo Paolo Ferrero che per inseguire Grillo con più agio ha rottamatio la Federazione con Diliberto. In Piemonte si è attivato un  certo Mauro Busuito, ex sindacalista della Uil che si è messo in testa di aprirsi a suon di tessere la via per la candidatura. Insomma, tuttii in coda per salire sul carro di Beppe

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