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Matteo Salvini, la vergogna di Pietro Grasso: usa i ragazzini per farlo processare

Davide Locano
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Una discreta vergogna, quella prodotta da Pietro Grasso, il quale sfrutta anche dei ragazzini per di spingere per il "sì" al processo contro Matteo Salvini sul caso Diciotti. Il leader di Liberi e Uguali, infatti, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook uno spot, una sorta di finto servizio giornalistico, in cui si annuncia la liberazione di 177 studenti del liceo Ubaldo Diciotti, e ogni riferimento non è assolutamente casuale. "Immaginate se un ministro dell'Interno trattenesse in una scuola 177 ragazzi e ragazze per costringere le associazioni studentesche a interrompere delle pacifiche proteste contro una riforma dell'Istruzione", azzanna. "Immaginate che si giustifichi dicendo: Sto solo attuando un punto irrinunciabile del mio programma di governo. Immaginate che, dopo lunghe trattative, e solo dopo aver ottenuto dalle associazioni studentesche la rinuncia a qualunque rivendicazione, il ministro decida di liberare quei 177 studenti. Non sarebbe forse un sequestro di persona? Non sarebbe gravissimo? La stessa cosa – con protagonisti diversi – è accaduta con il caso Diciotti". Secondo Grasso, impedire il processo al vicepremier leghista "autorizzerà in futuro un Ministro a utilizzare qualsiasi mezzo, anche il peggiore, per raggiungere il proprio fine politico - a costo della libertà personale, di quella di espressione o di pensiero di qualcuno di noi – senza temere conseguenze sul piano giudiziario". E ancora: "Il 20 marzo il Senato vota sull'autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro Salvini", ha sottolineato. "Vogliamo davvero creare un precedente così pericoloso? Il caso Diciotti non è il caso Salvini, è molto di più". Amen. Leggi anche: Minzo-retroscena: "Perché Salvini ha iniziato a tremare" Di seguito, il post di Pietro Grasso:

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