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Sea Watch, i magistrati ci riprovano contro Salvini: "Fu sequestro di persona"

Gino Coala
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Dietro la vicenda della nave Sea Watch del 31 gennio scorso c'è il sospetto della procura di Roma del "sequestro di persona" da parte delle autorità italiane. Arriva un nuovo assalto giudiziario contro Matteo Salvini, dopo che il Senato aveva respinto l'autorizzazione a procedere da parte del Tribunale dei ministri sul caso della nave Diciotti. Leggi anche: Salvini denuncia: "Hanno dirottato un mercantile, viaggiano verso Lampedusa" La Sea Watch 3, di proprietà di una Ong tedesca e battente bandiera olandese, era stata bloccata per 12 giorni lo scorso 31 gennaio con a bordo 47 migranti prima di poter attraccare nel porto di Catania. Il pm Sergio Colaiocco, della procura di Roma, aveva aperto un fascicolo il 1 febbraio dopo una denuncia per "omissione in atti di ufficio". Dopo le indagini della Guardia costiera, la procura di Roma ha ipotizzato una "limitazione della libertà personale" dei migranti a bordo della nave. Un caso praticamente identico a quello della nave Diciotti, secondo i magistrati.

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