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Silvio Berlusconi, la rivolta nella chat di Forza Italia svela il clima teso: 40 parlamentari se ne vanno

Gino Coala
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Sono saltati i nervi a più di un big all'interno di Forza Italia quando l'agenzia Adnkronos ha scoperto una sorta di "scissione" nella chat interna su Whatsapp dei parlamentari azzurri. La tensione è arrivata alle stelle, finché non è dovuto intervenire direttamente Silvio Berlusconi per placare gli animi, spiegando che si trattava di una sua personale decisione. Lo scontro interno è scoppiato quando è stato creato un nuovo gruppo nella chat, motivato dalla necessità di "agevolare la comunicazione interna e condividere i social di Silvio Berlusconi". La chat era stata creata da un numero identificato col nome "Luca", ma in rapida successione è stata abbandonata da ben 40 tra deputati e senatori, che sono andati via "sbattendo la porta". Leggi anche: Salvini, la tentazione di tornare subito con Berlusconi: su cosa cade il governo A lasciare perplessi i parlamentari azzurri sono stati i modi poco diplomatici con cui è stata avviata l'iniziativa. Stando ad alcuni screenshot delle conversazioni visionati dall'Adnkronos, il messaggio di "benvenuto" provava a spiegare il perché di quella nuova chat: "In accordo con il presidente Berlusconi e con lo staff che lo supporta nelle attività di comunicazione - recitava il messaggio di tale 'Luca' - abbiamo pensato di fare cosa gradita creare questo gruppo in cui condivideremo i post pubblicati sui canali social del presidente". In più "Luca" incoraggiava a fare altrettanto, creando nuovi gruppi con i propri sostenitori. D'istinto però diversi parlamentari si sono ribellati, a cominciare dalla vicepresidente del Senato Alessandra Gallone: "Non ti ho nei contatti...", seguito da Claudio Pedrazzini: "Questa sarebbe la decima chat, è un doppione... senza offesa ma esco". Il più duro sarebbe stato Paolo Romani che ha scritto: "Improvvisati senza curriculum, la smettano di far danni". Dopo circa quaranta abbandoni, un'email inviata da Berlusconi alle presidenti dei gruppi parlamentari ha provato a chiarire l'equivoco, che però tradiva un clima tesissimo a pochi giorni dal voto del 26 maggio. L'email con oggetto "informazione importante e chiarimento" spiegava innanzitutto che tale Luca fosse "uno dei responsabili del'agenzia che segue la comunicazione social. Un'agenzia selezionata personalmente dal presidente Berlusconi dopo un'analisi di mercato per seguire la campagna elettorale europea, affiancandosi a quella tradizionale di Forza Italia, generata da Antonio Palmieri". Quindi la spiegazione sui motivi della nascita della nuova, ennesima, chat su Whatsapp, che dovrebbe servire "per distribuire i contenuti ai senatori e ai deputati azzurri", una iniziativa: "approvata anche dal presidente Berlusconi per dare il più ampio risalto ai suoi messaggi politici. Ci scusiamo - riporta in conclusione l'email - per non averlo segnalato prima, mai tempi sono stati molto stretti. Ci auguriamo che tutti voi apprezziate e sosteniate questo nuovo sforzo che facciamo nel tentativo di aumentare l'efficacia della nostra campagna elettorale".

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