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Matteo Salvini, l'avvertimento di Minzolini al leghista: i due errori che gli costano caro

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Gino Coala
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Le vicende delle ultime settimane hanno confermato, nel caso ancora ce ne fosse stato bisogno, di quanto potere possano godere i magistrati in Italia, ben superiore a politici regolarmente eletti. L'ultimo caso, forse il più eclatante, riguarda il procuratore di Agrigento che ha ordinato lo sbarco dei migranti dalla Sea Watch3, nonostante l'ordine del ministro dell'Interno  Matteo Salvini di vietare ogni sbarco di clandestini nei porti italiani. Il ministro, oltre che vicepremier, è responsabile della pubblica sicurezza, ma il magistrato ha fatto di testa sua e ha portato tutti a terra. Leggi anche: Salvini, Bechis svela i numeri sull'immigrazione che nessuno vuol scrivere: il documento A quel punto non si capisce più chi è il politico e chi il magistrato. Lo stesso Salvini ha parlato di "atto politico". E però Salvini, scrive Minzolini, che può lamentarsi quanto vuole delle invasioni di campo della magistratura, ma sarà difficile non doverle sopportare finché resterà alleato con uno dei movimenti politici più manettari della storia d'Italia, cioè il M5s. Salvini in realtà è "complice e vittima nello stesso tempo - riporta Minzolini - Complice perché non ha valutato con attenzione il partner di governo a cui si è legato: nel dna del M5s, il 'governo dei giudici' è uno dei geni caratterizzanti". C'è un secondo errore però che Salvini rischia di commettere nel breve periodo, come sostiene Minzolini. L'ambizione del leader della Lega di riuscire a governare con una coalizione di "destra+destra" è svelata anche dalle parole di Giorgia Meloni, quando pensa a un governo con la Lega, senza Silvio Berlusconi. Quel che rischia di sottovalutare il capo del Carroccio, però, è che l'Italia non si può governare dalle ali più estreme: "Anche gli eredi del Pci hanno avuto bisogno di un Prodi. Se ci provi rischi di beccarti 'i lenzuoli' sui balconi, l'accusa di nemico della democrazia e slogan 'antifascisti' magara datati, ma che sono un richiamo della foresta per una certa magistratura". Le vicende del Cav, ma l'elenco dei politici impallinati dalla magistratura rischia di essere fin troppo lungo, dovrebbero fare da monito per Salvini. Il consiglio aveva provato a darglielo anche suo "suocero" Denis Verdini, ricorda Minzolini, quando gli aveva spiegato, dopo un lunghissimo colloquio, che "alla fine sarà costretto a tornare indietro. Per vincere il centrodestra ha bisogno di qualcosa di centro". Chissà però se il leghista gli ha voluto dare retta.

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