Scenari

Antonio Milo, l'ex di Forza Italia: "Ho parlato con Denis e Giorgetti, crisi di governo ad ottobre"

Davide Locano

Un faccia a faccia, a pranzo, tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Un incontro attesissimo: i due leader e vicepremier non si vedevano dallo scorso 11 luglio. Incontro positivo, almeno a parole: l'intenzione comune è quella di tenere in piedi il governo, di andare avanti insomma, così come chiesto da Giuseppe Conte e confermato dal ministro dell'Interno. Eppure è difficile immaginare che sia bastato un pranzo per sopire i venti di crisi che continuano a soffiare. Si pensi alle polemiche sull'inchiesta russa, sulla Tav, ai grillini che escono dall'aula mentre parla Conte e chi più ne ha più ne metta. Leggi anche: Sergio Mattarella, messaggio trasversale sulla crisi di governo Che ne sarà, del governo? Per Augusto Minzolini la "situazione è grave, ma non seria". Ne parla in un retroscena su Il Giornale in cui dà conto delle parole di Antonio Milo, ex parlamentare di Forza Italia, molto vicino a Denis Verdini, che viene indicato come uno dei pochi che in Transatlantico "ancora crede alla crisi e ad elezioni a ottobre". Milo è anche amico fraterno di Enzo Scotti, ex ministro Dc e rettore della Link University, l'università dei 5 Stelle. "A ottobre si vota - taglia corto Milo -. Denis auspica le urne: lui, più che con Salvini, parla con Giorgetti, che le vuole. Ed Enzo (Scotti, ndr) mi faceva notare che in un'intervista Di Maio ormai è passato alle offese. E lui, che è un Professore della politica, è sicuro che si va alle urne". Circostanza alla quale però Minzolini mostra di non credere, affatto. Tanto che punta il dito anche contro quello che sarebbe un errore di Enzo Scotti, e scrive: "Solo che il Professore nell'occasione era stato un po' sbadato: il Di Maio sguaiato intervistato dal Foglio non era il vicepremier, ma Marco Di Maio, deputato del Pd e sosia di Giggino". Niente crisi ad ottobre, dunque? Staremo a vedere.