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Milano, Forza Italia tende la mano a Calenda

di Enrico Paoli domenica 11 maggio 2025

2' di lettura

E alla fine sarà il centrodestra, e non certo una sinistra rissosa e bizzosa, a dar vita ad vero campo largo, in modo da vincere le prossime competizioni elettorali. Perché se è vero come è vero che tutti guardano al centro, quel luogo metafisico della politica dove i moderati sarebbero di casa, Forza Italia rappresenta la vera calamita in grado di attrarre esiliati e ripudiati.  E proprio perché una coalizione, per essere definita tale, non può essere solo un cartello elettorale, un’associazione temporanea d’impresa, gli azzurri hanno deciso di tendere ufficialmente la mano a Carlo Calenda, leader di Azione, visto che il Pd preferisce stringere accordi con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. “Riteniamo che il centrodestra deve allargare i perimetri, vogliamo ragionare sull'assetto della coalizione”, sostiene il coordinatore regionale della Lombardia per Forza Italia, Alessandro Sorte, parlando a margine di un convegno di FI, che si è svolto a Milano. Secondo il deputato azzurro "non è un caso che oggi chi non fa parte del centrodestra è qui".

Alla convention era presente la vicepresidente di Azione, Giulia Pastorella, la quale ha sostanzialmente bocciato l’idea di Pd di candidare a sindaco di Milano, Pierfrancesco Majorino: ”Le perplessità che abbiamo avuto alle regionali del 2023 restano”. “Vogliamo ragionare con queste persone”, rilancia Sorte, “a partire dal mondo riformista, da Azione e dai tanti progressisti che oggi sono delusi dal governo dalla città del centrosinistra". Forza Italia punta su un candidato civico, qualcuno "che interpreti una sana 'milanesità', con un candidato che sia un manager in grado di gestire questa città e di farla ripartire".

"Ho sempre detto - ha aggiunto il coordinatore - che dobbiamo guardare a cosa è successo nel '96 e nel 2006, quando abbiamo vinto candidando due civici, Gabriele Albertini e Letizia Moratti. Due candidati che avevano una forte spinta da Forza Italia perché siamo il partito più europeista della coalizione. Milano è una città europeista e quindi è evidente che soprattutto da noi dovrà uscire la proposta politica per vincere". Forza Italia dovrà confrontarsi con gli alleati, Fratelli d'Italia e Lega, ma Sorte è certo che il partito sia “il più idoneo per ragionare sull'assetto della città di Milano, perché la città di Milano è una città moderata". Ma la scelta "va fatta nel più breve periodo possibile perché prima mettiamo in pista la squadra e il candidato sindaco e più chance abbiamo di vincere". Rispondendo poi ai cronisti in merito a se avesse già in mente i nomi di qualche candidato, il deputato azzurro ha risposto: "Assolutamente sì, ma non ve li dico".

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