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Istituto Cattaneo, l'analisi dopo l'Umbria: "È il declino elettorale del M5s". Si mette male per Conte

Caterina Spinelli
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I risultati in Umbria, secondo l'Istituto Cattaneo, sono lo specchio di "un rafforzamento netto e senza precedenti delle componenti più radicali e sovraniste dello schieramento di centrodestra, che hanno messo la Lega di Salvini in una situazione di oggettivo comando". A pagarne le spese più alte è soprattutto il partito di Berlusconi, "l'alleato più moderato all'interno di una coalizione che sta spostando sempre più il suo baricentro verso i partiti di destra". A subire una vera e propria disfatta è anche il Movimento: "È il declino elettorale del Movimento 5 stelle". E ancora: "Se in passato si poteva ipotizzare che le cause fossero legate soltanto alla natura digitale del partito e, quindi, all'impreparazione nella gestione delle competizioni locali, il voto regionale in Umbria così come quelli precedenti mostrano l'esistenza di difficoltà più profonde che riguardano non più o non tanto la struttura organizzativa del partito ma - emerge dall'analisi - l'identità stessa del M5s, intrappolato in un limbo tra le attuali cariche di governo e l'iniziale carica di opposizione al sistema, incerto sulla propria collocazione a destra del Partito democratico e a sinistra della Lega, malfermo sull'originaria contrapposizione all'Europa e la sostanziale, benché passiva, adesione alle logiche di potere sovranazionali". Leggi anche: Di Maio con la coda tra le gambe, il retroscena sul nuovo patto con Salvini Infine, nel centrosinistra la situazione appare "congelata dopo la sconfitta storica del 2018, nonostante i tentativi di ri-organizzazione interna e le nuove promesse imprese di partiti personali". Nel frattempo, "una storica regione rossa è passata al centrodestra e altre regioni, tra cui, prima in ordine di tempo, l'Emilia Romagna - si conclude - aspettano di vedere se lo stesso vento sovranista soffierà anche dalle loro parti e con quale intensità". 

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