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Coronavirus, Giuseppe Conte smentito dal ministero dalla Salute: "Chi torna dalla Cina rimanga a casa"

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Recentemente, il premier Giuseppe Conte, parlando di coronavirus, dichiarava che non sarebbe stato necessario "rinchiudere" in casa i bambini di ritorno dalla Cina, così come chiesto dai governatori del Nord.. In una circolare diramata sabato 8 febbraio 2020, il ministero della salute però smentisce le parole di Conte, parlando proprio del tema dei minori: "Fermo restando il diritto inalienabile di bambini e ragazzi, di qualsiasi nazionalità, di frequentare liberamente e regolarmente la scuola in assenza di evidenti e conclamate controindicazioni di carattere sanitario, in uno spirito di massima precauzione, il Dipartimento favorisce una permanenza volontaria fiduciaria a casa sino al completamento del periodo di 14 giorni dalla partenza dalla Cina". Leggi anche: Coronavirus, un'altra italiana dei 56 di Cecchignola ricoverata allo Spallanzani Il ministero dell'istruzione fa sua la circolare del ministero della salute e ci tiene a precisare che darà "indicazione ai dirigenti scolastici affinché tali assenze siano considerate giustificate". Quello del ministero della Salute si configura come un consiglio- non un obbligo- che produce una eco rispetto alla richiesta dei governatori del Nord di isolare gli studenti cinesi.

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