Quando, nei giorni della crisi di governo, Matteo Salvini invocava pieni poteri nel nome degli italiani, l'opinione pubblica, ed in particolare la sinistra, reagiva indignata e azzardava paragoni tra il leader della Lega e il dittatore Benito Mussolini. Ma quelle parole di Salvini interpretano solo un sentimento diffuso tra gli elettori italiani. A certificarlo, corre in aiuto un recente Rapporto Censis, secondo cui la metà degli italiani auspica un "uomo forte al potere", poiché disincantata dalla classe politica attuale. In tale clima di sfiducia, si colloca anche il desiderio degli italiani di "superare la democrazia rappresentativa", così come emerge da un sondaggio Demos di dicembre sul taglio dei parlamentari. Per approfondire leggi anche: Giuseppe Conte, tutto ciò che non vogliono gli italiani: il 55% chiede un leader forte Nei prossimi mesi, gli italiani saranno chiamati ad esprimersi sulla legge costituzionale che riduce di un terzo il numero dei parlamentari. Appare quasi scontato il voto a favore del taglio dei parlamentari (l'86%, secondo Demos, sarebbe d'accordo), ma non è tutto qui. Dallo stesso sondaggio affiora la sfiducia nei confronti del parlamento (95% degli intervistati), cosicché oltre il 90% dello stesso campione invoca quel leader forte, che sappia condurre quel processo già in corso di disintermediazione tra politica e cittadini.