CATEGORIE

Marianna Madia agita il governo: "Virginia Raggi si dimetta. Matteo Renzi? Iniziativa inutile"

di Davide Locano domenica 29 settembre 2019

2' di lettura

Torna a farsi sentire Marianna Madia. L'ex ministro Pd, oggi deputata, lo fa in un'intervista a La Stampa in cui picchia durissimo contro due soggetti: Virginia Raggi e Matteo Renzi. Si parte dalla sindachessa grillina di Roma, sulla quale afferma: "L'ostacolo a qualunque prospettiva di collaborazione a Roma è la Raggi". Dunque, la Madia si spinge ad invocarne "un passo indietro" al fine di favorire "un dialogo tra Pd e M5s a Roma". una presa di posizione destinata a far discutere e, soprattutto, destinata a creare non poco scompiglio nel governo giallorosso. A quel punto, ovviamente, viene avanzata la domanda sospettosa: si sta candidando a sindaco di Roma? Ma la piddina smentisce: "Certo che no. Ma mi piacerebbe continuare a ridare dignità alla capitale". Insomma nega, ma non convince fino in fondo. Leggi anche: "Renzi premier tra sei mesi": Friedman e la soffiata dell'Annunziata Come detto, poi, Marianna Madia mette nel mirino Matteo Renzi e la sua scissione dal Pd che ha condotto alla nascita di Italia Viva. "La trovo sbagliata, non abbiamo bisogno di piccoli partiti personali. Che credo nascano dall'idea che si stia andando verso il proporzionale, mentre io spero in una presa di posizione netta del Pd per il maggioritario. Ma siamo credibili nel denunciare i partiti personali solo se il Pd non è una sommatoria di filiere personali", sentenzia. Intende le correnti? "Certo: nelle correnti del Pd fatico a capire i posizionamenti ideali. Sarò forse ingenua, ma la forza del progetto originario del Pd era quella di arrivare a un riformismo radicale attraverso il pluralismo", conclude. Una Madia scatenata: fendenti a Raggi e Renzi, fendenti in definitiva contro l'equilibrio già assai precario dei giallorossi.

tag
marianna madia
virginia raggi
matteo renzi
pd
roma
m5s

L'affondo contro Elly Ernesto Maria Ruffini scende in campo: "Se ci saranno le primarie, mi candiderò"

Veneto, via al dopo-Zaia Alberto Stefani spiazza la sinistra: la prima legge è targata Pd

Il regista della regolarizzazione Askatasuna, il fallimento di Lo Russo: il sindaco Pd insultato anche dai collettivi rossi

Ti potrebbero interessare

Ernesto Maria Ruffini scende in campo: "Se ci saranno le primarie, mi candiderò"

Alberto Stefani spiazza la sinistra: la prima legge è targata Pd

Lorenzo Cafarchio

Askatasuna, il fallimento di Lo Russo: il sindaco Pd insultato anche dai collettivi rossi

Pietro Senaldi

Askatasuna, assurdo attacco di Stefano Lo Russo a Meloni: "Noi non cambiamo"

Redazione

4 di Sera, Isabella Tovaglieri: "Calata la maschera", Askatasuna ko

"Oggi io mi domando come sia possibile che una città come Torino sia stata militarizzata per far che cosa? P...

Martina Natale, il vicesindaco di Casal di Principe promuove il "sì" per il referendum alle sue nozze

"Sì all'amore e sì a una giustizia giusta". E quale miglior occasione per dirlo se non un ma...

Famiglia nel bosco, la sciacallata della Piccolotti: "Il governo si sta preparando"

E' Avs la prima a tirare in causa il governo. «Gli avvocati della famiglia di Palmoli sono stati molto pi&ugra...
Claudia Osmetti

Ernesto Maria Ruffini scende in campo: "Se ci saranno le primarie, mi candiderò"

"Se ci saranno le primarie del centrosinistra, io mi candiderò". A dirlo è Ernesto Maria Ruffini...