Mancano pochi giorni al Concertone del Primo Maggio di Piazza San Giovanni a Roma ed è ufficiale la presentazione del cast. Quest’anno l’evento, promosso dalle maggiori sigle sindacali – Cgil, Cisl e Uil – giunge alla sua 29esima edizione, ed è organizzato da iCompany con direttore artistico Massimo Bonelli. Scorrendo la lista però non si può fare a meno di notare che tra i nomi più o meno famosi non ci sia nemmeno una donna. Un colpo mortale a Laura Boldrini e la beffa è che arriva "da sinistra". Leggi anche: Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il fumetto sui due vicepremier: dall'asilo al governo A parlarne è il critico musicale Michele Monina, che su Linkiesta scrive un lungo articolo: "Tutti bei nomi, non ci sono dubbi. Magari non proprio tutti tutti, ma quasi tutti. E tutti maschi. La risposta “Abbiamo contattato alcune BIG ma erano impegnate” è aberrante, perché nel cast ci sono nomi che di BIG non hanno nulla, ma sono ugualmente tutti uomini. Perché intendiamoci, se lasciamo passare per normale che nei cast dei festival non ci siano donne, nelle antologie non ci siano donne, in quegli stupidi articolini fatti da giornalistini che parlano di Next Big Thing non ci siano donne, poi succede davvero che le donne non ci siano". Sembra proprio allora che quest'anno in una manifestazione che ha un peso culturale e sociale soprattutto per certi ambienti che radicano i propri ideali in questo tipo di eventi si evidenzi come troppo spesso si predichi bene ma si pratichi fin troppo male. Per avere un briciolo di parità speriamo magari nell'anno prossimo?