Ore vibranti, tese, misteriose. Ore che probabilmente portano verso la crisi di governo. Gli ultimi aggiornamenti: il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha lasciato Palazzo Chigi per recarsi al Quirinale, per un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lo hanno rivelato fonti parlamentari. Per ora, però, nessuna svolta nell'evolversi della crisi esplosa dopo il voto sulla Tav di ieri, mercoledì 7 agosto, al Senato. In mattinata, Luigi Di Maio ha rotto il silenzio, rispondendo alle parole di Matteo Salvini della sera precedente a Sabaudia. Su Facebook si è detto stanco del "dibattito sulle poltrone" in corso tra lui e l'omologo leghista. Il M5s, però, ha preso una posizione ufficiale, bollando come "follia" un esecutivo tecnico. Presa di posizione che può far intendere come quella di un governo tecnico possa essere una delle soluzioni sul tappeto. L'incontro Conte-Mattarella, durato circa 40 minuti, è stato definito "assolutamente interlocutorio", quello che c’è stato. Capo dello Stato e premier avrebbero analizzato la situazione senza, però, decidere o ipotizzare alcunché, poiché dopo la presa di posizione del Movimento 5 Stelle si attendevano le decisioni di Matteo Salvini e Lega sul prosieguo della esperienza di governo. Il Carroccio, in una nota ufficiale, ha chiesto "scelte coraggiose" e ha chiuso al rimpasto: "L'unica alternativa a questo governo è il ritorno al voto", hanno concluso. Leggi anche: Matteo Salvini e il giallo dell'sms di fuoco