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Luigi Di Maio umiliato così: il grillino tradito dal M5S passa a Forza Italia

di Matteo Legnani domenica 9 dicembre 2018

2' di lettura

Qualche giorno fa aveva sparato ad alzo zero contro la sottosegretaria all'Economia, Laura Castelli, reduce dalla figuraccia televisiva con l'ex ministro Pier Carlo Padoan: "Lei che non ha studiato è al governo e io ho studiato no". Parole pesantissime, a indicare l'impreparazione l'incapacità di gran parte della compagine govenativa del Movimento 5 Stelle, quelle proferite da Matteo Dall'Osso, deputato grillino. O meglio, ex deputato grillino. Perchè Dall'osso, da ieri, è un onorevole di Forza Italia. Una mosca bianca, in una fase in cui la tendenza è quella verso movimenti nella direzione opposta: da Forza Italia verso altri partiti come Lega e Fratelli d'Italia (ma non M5S). In una intervista a Il Giornale, Dall'Osso spiega la sua scelta in qualche modo controcorrente con la bocciatura, lo scorso 4 dicembre, di un suo emendamento che mirava a potenziare il fondo per i disabili. Leggi anche: Matteo Dall'Osso, epico sfogo del grillino alla Camera: "Non ci cag***, andate aff**". E la Boschi... Già perchè Dall'Osso è disabile. "Avevo presentato una serie di emendamenti, ma mi è stato chiesto di ritirarli tutti. Sono tuttavia riuscito a 'salvarne' uno grazie all'appoggio di tutte le opposizioni. Il documento è allora stato accantonato con parere favorevole. Ero in parte soddisfatto e felice per il risultato ottenuto, proprio nella Giornata Internazionale della disabilità. Ma nella seduta di martedì e dicembre anche quell'emendamento è stato bocciato. L'ho appreso dal verbale della seduta. Sono avvilito, mi sono sentito solo e 'disabile'". Ieri Dall'Osso ha incontrato Silvio Berlusconi. "Ho scelto Forza Italia per i valori di solidarietà e libertà che promuove, ricordo il lavoro a tutela delle donne di Mara Carfagna, e l'attenzione verso le categorie più deboli quali i bambini orfani. Per questo gruppo la diversità è un valore aggiunto e una risorsa".

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