Gironzolando per San Giuliano Milanese, cittadina di quasi 40 mila abitanti a sud di Milano, ci si può imbattere in vie e piazze intitolate alle Brigate Partigiane, ai Caduti sul lavoro, alla Liberazione, alla Pace e naturalmente alla Resistenza. Scelte più che legittime frutto di 70 anni ininterrotti di governi di sinistra. In questi giorni, però, a tenere banco in città è la mozione presentata dal centrodestra (che dal 2016 è maggioranza, con un sindaco forzista), per intitolare un largo alle “Vittime del terrorismo islamico in Europa”. Una scelta altrettanto legittima, che però, non piace al Pd locale che sulla vicenda ha scatenato un inferno mediatico. Il cliché è sempre lo stesso: «Decidere di intitolare un largo alle vittime del terrorismo, con la connotazione “islamico” - spiega in una nota il Pd locale - avrà solo l’effetto di inasprire i toni e alimentare inutili tensioni e divisioni». E ancora: «Non esistono vittime di serie A e di serie B, il messaggio deve essere quello di una condanna netta a ogni forma di terrorismo, senza strumentalizzare la religione». Leggi anche: Magistrati e poteri forti, il brutto sospetto di Paolo Becchi sul Pd BARRA DRITTA Un’analisi assai bizzarra, visto che sono proprio i terroristi ad ammazzare in nome di un dio (Allah) e di una religione (quella islamica). E che esista un islam moderato e uno fondamentalista è ormai cosa nota a tutti, tranne, evidentemente, al Pd, che su queste questioni proprio non riesce a prendere contatti con la realtà. Ad ogni modo la mozione andrà in Consiglio comunale questa sera e la maggioranza non ha alcuna intenzione di fare passi indietro. Anzi, respinge con forza ogni tentativo di polemica e strumentalizzazione. «A me sembra una mozione ovvia - spiega a Libero Marco Segala, sindaco di San Giuliano -. Esiste un fenomeno terroristico legato al fondamentalismo islamico e questo è innegabile. Non vedo dove sia la strumentalizzazione invocata dal Pd. Anzi la nostra iniziativa deve essere interpretata come una testimonianza di quello che sta succedendo in Europa. Vogliamo che venga riconosciuto il sacrificio di persone che sono morte in nome di un fondamentalismo religioso». Un altro punto di vista sulla mozione arriva anche da Andrea Garbellini, vice capogruppo della Lega in Consiglio comunale. «Ormai la nostra società si è assuefatta agli attentati. Se ne parla un giorno, massimo due e ogni volta è sempre peggio. Questa nostra iniziativa - prosegue il leghista - serve per ricordare tutte le vittime del terrorismo, siano esse cristiane, musulmane o di qualsiasi altra religione». NIENTE CENSURE A dar man forte al Pd locale ci si è messa anche la comunità islamica di San Giuliano che, in una lettera aperta a sindaco e maggioranza, in sostanza chiede che dalla mozione venga tolta la parola “islamico”, lasciando dunque un semplice “Largo vittime del terrorismo”. Una richiesta che viene decisamente respinta al mittente sia da Garbellini «in questo modo si perderebbe il senso della mozione. Il terrorismo che ha insanguinato l’Europa è di matrice islamica»; sia dal sindaco Marco Segala, che rincara la dose: «Sono rimasto molto stupito dalla lettera aperta della comunità islamica. Nella mozione noi non abbiamo indicato una questione religiosa. Il fatto che scrivano una lettera del genere, però, lascia molto perplessi». di Fabio Rubini