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Luca Parnasi: "Il governo lo sto a fare io". L'accusa: "Quali politici vedeva, a chi dava i soldi"

di Giulio Bucchi domenica 17 giugno 2018

2' di lettura

Una storia molto romana, molto italiana. Luca Parnasi, l'imprenditore edile al centro dell'inchiesta per le mazzette sullo stadio della Roma, vantava con i suoi collaboratori una vicinanza totale con il M5s e la Lega, ma anche con il Pd. I primi li chiamava addirittura "sodali", compagni d'affari. Dava soldi più o meno a tutto l'arco costituzionale, con l'intenzione di agevolare appalti e investimenti a Roma come a Milano (voleva mettere le mani sull'affare poi saltato dello stadio del Milan). E il suo "facilitatore" nella Capitale era Luca Lanzalone, uomo di fiducia dei 5 Stelle e presidente Acea dimissionario dopo essere finito in manette. Una serie di rapporti molto stretti e politicamente imbarazzanti per chi, ora, è tirato in ballo senza responsabilità penali dalle carte degli inquirenti.  Leggi anche: "È stato Bonafede a portare Lanzalone dalla Raggi" Negli ultimi mesi Parnasi era in fibrillazione, perché sentiva che con i 5 Stelle al potere avrebbe potuto fare il botto. A un amico ammetteva: "C'è un rischio altissimo che questi facciano il governo, magari con Salvini insieme... e quindi noi potremmo pure avere... incrociamo le dita, silenziosamente, senza sbandierarlo, un grande rapporto". Non mancano pranzi e cene con esponenti di spicco, subito dopo le elezioni: in un caso al tavolo, insieme a Parnasi e a Lanzalone, c'è Giancarlo Giorgetti della Lega. Impossibile sapere cosa si siano detti, possibile ipotizzare che Lanzalone abbia cercato sponde per un'eventuale promozione, visto che all'orizzonte c'erano già le nomine delle partecipate statali. E il 15 marzo, al telefono con un commercialista, Parnasi la mette giù dura. Si parla di donazioni per le appena finite campagne elettorali: "È solo di essere precisissimi, che in questo momento io mi sono (poi sussurra a bassa voce parole incomprensibili)... Il governo lo sto a fare io, eh! Non so se ti è chiara questa situazione!".

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