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Il retroscena di Vespa sul Cav: "La tentazione di Berlusconi". Che cosa vuole fare: salta tutto

di Cristina Agostini domenica 15 aprile 2018

2' di lettura

"A un matrimonio, Berlusconi è lo sposo: fanno a lui le congratulazioni. A un funerale, Berlusconi è il morto: fanno a lui le condoglianze". Bruno Vespa nel suo editoriale su Il Giorno, sottolinea che anche se "per la prima volta in 24 anni, il nostro non ha guidato la delegazione del centrodestra al Quirinale", "era lui il protagonista. Era fatale che la novità avesse un prezzo". Leggi anche: L'ombra di Prodi su Di Maio. Becchi, la tragica profezia: "Finirà impallinato se..." Secondo Vespa il Cav deve aver fatto molta fatica a chiamare Matteo Salvini "il nostro leader" eppure lo ha introdotto (come forse previsto) e lo ha chiosato (come certamente imprevisto). E mentre Salvini leggeva la dichiarazione, Berlusconi batteva il tempo" e se "il capo della Lega - d' accordo con Berlusconi - metteva il M5s al primo posto tra gli interlocutori possibili, il capo di Forza Italia - in disaccordo con Salvini - scacciava il M5s dalla ridottissima lista degli interlocutori possibili". E adesso? Cosa succederà? "Se Di Maio accettasse di incontrare Berlusconi come usa tra nazioni belligeranti alla fine di una guerra - ragiona Vespa - il governo si farebbe in quattr' e quattr' otto, senza richieste pesanti da parte di Forza Italia". Ma Di Maio "non vuole e non può, pena la scomunica dei suoi". E "al tempo stesso Berlusconi deve convincersi che i tempi sono cambiati, visto che gli ignoranti di democrazia sono il primo partito italiano e che è Salvini" il leader. Cosa farà Silvio? "La tentazione di mandare tutti al diavolo andando all'opposizione c'è. La speranza che Salvini e Di Maio si brucino costringendo Mattarella a fare il 'governo di tutti' (compreso il Pd) è legittima, ma flebile. Conviene al Cavaliere rompere un centrodestra di cui anche ieri ha ricordato la compattezza? Forse no". Forse, conclude Vespa, bisogna far prevalere il cervello sulla pancia. 

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