Alla fine il tempo e gli eventi hanno dato ragione a Silvio Berlusconi. Da mesi il Cav ha cominciato a perlustrare le fila di iscritti e simpatizzanti alla ricerca di volti nuovi da candidare alle prossime elezioni Politiche. Ne era seguito un crescente borbottio tra i parlamentari di Forza Italia, tra chi siede in parlamento con la pettorina azzurra ormai da dieci, quindici o addirittura vent'anni, terrorizzato dall'idea che frulla nella testa dell'ex premier: azzerare tutto e ripartire con un nuovo partito, un nuovo simbolo e nuove facce da presentare in tv e sui palchi. E non solo quelle. I nomi individuati da Berlusconi sono trentenni e quarantenni eletti al primo turno nei Consigli comunali, professionisti dei vari settori entrati in politica alla prima o seconda esperienza con quello spirito tutto macroniano che al Cav ricorda il suo trionfo del '94. La lista dei giovani rampanti è arrivata ieri, come riporta Repubblica, nel faccia a faccia con lo staff incaricato di fare lo scouting da Nord a Sud, quello che i più rosiconi in Forza Italia chiamano da settimane "i casting". In quello staff ci sono Andrea Ruggeri, l'uomo di fiducia del Cav per il mondo televisivo e tra le altre cose nipote di Bruno Vespa, Annagrazia Calabria, responsabile dei giovani, e Alessandro Cattaneo, l'ex sindaco di Pavia ed ex formattatore, oggi responsabile della formazione del partito. La composizione delle prossime liste per Camera e Senato passerà da una miscela tra gli under 40 che piacciono al Cav e quel che resta da spartire fra i big del partito. Sono nomi sconosciuti ai più, ma ben noti nelle loro realtà, come Elisa Serafini, 28enne eletta a Genova con 792 preferenze, Federica De Benedetto, leccese da 20mila voti alle Europee e neoconsigliere comunale (davanti alla Poli Bortone), Luca Cannata, rieletto sindaco di Avola a 36 anni, Martina Sassoli - mamma 30 giorni fa - ora in Consiglio comunale a Monza, Andrea Romizi, sindaco di Perugia già da tempo individuato dal Cav, così come Gianpiero Zinzi, 38 anni, eletto consigliere regionale due anni fa con 22mila voti e oggi coordinatore provinciale. L'elenco dei volti nuovi è destinato a crescere, così come sta montando la convinzione di Berlusconi che una coalizione con il polo sovranista non è poi così indispensabile. Intanto prende tempo prima di incontrare Matteo Salvini e Giorgia Meloni, felici del risultato delle amministrative, ma non del tutto sereni per l'ultima frenata di Marine Le Pen alle legislative francesi. Al Cav frulla un pensierino tutto macroniano, provarci da solo, cambiando tutto radicalmente, partito, simbolo e anche amicizie.