Martedì sera, durante la cena di gala della Nato all’Aja, ospitata dai Reali d’Olanda, Giorgia Meloni e Donald Trump hanno avuto il loro primo incontro dopo la tregua tra Iran e Israele mediata dal presidente americano. Seduti fianco a fianco, i due leader, fotografati dia reporter, hanno discusso a lungo i principali dossier internazionali, con particolare attenzione al Medio Oriente. La cena, tenutasi nella storica Huis ten Bosch, ha visto la partecipazione di capi di Stato e di governo Nato, tra cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, i leader di quattro partner indo-pacifici e rappresentanti dell’Unione Europea.
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha elogiato l’atmosfera dell’evento e l’umore “eccellente” di Trump, sottolineando il suo ruolo cruciale nell’aumentare le spese per la difesa dei Paesi membri. Rutte ha attribuito a Trump il merito di aver spinto diversi Stati a raggiungere il 2% del PIL per la difesa, e ha ipotizzato che senza la sua elezione non si sarebbe potuto ambire al 5%. Ha anche difeso la pubblicazione da parte di Trump di un loro messaggio privato, definendola “veritiera”.
Meloni, seduta al tavolo con Rutte, Trump, il presidente turco Erdoğan e quello ceco Pavel, ha rafforzato il dialogo con i leader presenti. A margine del summit, oggi alle 15:30, è previsto un incontro tra Meloni, Zelensky e i leader di Francia, Regno Unito, Germania, Polonia e Rutte, per discutere ulteriori questioni strategiche. E di certo gli scatti di Meloni vicina a Trump hanno fatto rosicare la sinistra che dopo la tregua tra Iran e Israele ha perso un altro cavallo di battaglia per la propaganda contro il presidente Usa e contro il presidente del Consiglio.