CATEGORIE

Matteo Renzi dai giudici: danno erariale

di Andrea Tempestini domenica 28 dicembre 2014

2' di lettura

La Corte dei Conti non molla Matteo Renzi. Nonostante la procura avesse chiesto l’archiviazione della posizione del presidente del Consiglio, i giudici contabili hanno fissato una nuova udienza per il 15 luglio prolungando la graticola del premier. Che è citato in giudizio per danno erariale. I fatti risalgono ai tempi in cui Renzi era presidente della Provincia di Firenze. Al rottamatore viene contestato un ammanco al patrimonio pubblico compreso tra i 200mila e gli 800mila euro. Corrispondenti alle retribuzioni incassate da quattro direttori generali della Provincia nominati dalla giunta in carica all’epoca. Un pool chiamato a fare il lavoro che poteva essere fatto da un solo colletto bianco, contesta la Corte dei Conti. I primi a essere chiamati in giudizio sono stati proprio loro: Lucia Bartoli, Liuba Ghidotti, Giacomo Parenti e Luigi Ulivieri, insieme al segretario generale della Provincia Felice Carmine Strocchia. In un primo momento la procura contabile aveva deciso di archiviare la posizione del capo del governo. Ma i giudici sono stati di diverso avviso. E non hanno mollato la presa sul politico di Rignano, che nel frattempo ha fatto carriera. Tanta. La Corte ha respinto le eccezioni pregiudiziali presentate dalla difesa renziana nell’udienza del 24 settembre, comprese quelle sulla prescrizione e sulla nullità dell’atto per cui Renzi è chiamato a giudizio. E ha aggiornato il procedimento a metà luglio, quando sarà presa «ogni decisione in merito». L’avvocato del premier però è contento. «È una sentenza che giudico con soddisfazione», dice Alberto Bianchi, «è un pareggio, perché ricordo che la procura aveva chiesto l’archiviazione e la Corte ha respinto questa richiesta limitandosi a dire: “ci vediamo a luglio”». Insomma Renzi junior prova a godersi i pochi giorni di vacanza e a non pensarci. Ma in famiglia Matteo non è l’unico ad avere noie con la giustizia. Papà Tiziano risulta iscritto nel registro degli indagati della procura di Genova per bancarotta fraudolenta. Secondo l’accusa Renzi senior, prima di dichiarare il fallimento della sua società, la Chil Post srl, con debiti per un milione e 300mila euro, avrebbe ceduto alcuni beni alla Eventi6, azienda di proprietà della moglie Laura. Tiziano Renzi ha più volte ribadito l’estraneità del figlio alle vicende della società e ha assicurato che i passaggi patrimoniali tra le società di famiglia sono stati fatti in maniera regolare. (SA.DA.)

Alla vigilia del referendum La sinistra riesce a spaccarsi anche sulla piazza per Gaza

Travasi di bile Giorgia Meloni, la foto che smonta le balle della sinistra

Occhio al caffè Capezzone: "La notizia che non troverete sui giornaloni nemmeno domani"

tag

Ti potrebbero interessare

La sinistra riesce a spaccarsi anche sulla piazza per Gaza

Daniele Dell'Orco

Giorgia Meloni, la foto che smonta le balle della sinistra

Pietro De Leo

Capezzone: "La notizia che non troverete sui giornaloni nemmeno domani"

Meloni zittisce Renzi: "Non farei mai niente di quello che ha fatto lei"

Il Pd si inventa una poltrona a Firenze: il manager per una vita sana

«Mamma, mi compri il gelato?». «Non so, tesoro. Chiediamolo allo sport and health city manager»....
SImone Di Meo

Otto e mezzo, Marco Travaglio spiana la sinistra: "L'Europa non esiste"

A Otto e mezzo, il talk show politico di La7 condotto da Lilli Gruber, è stato ospite Marco Travaglio. Al diretto...

Il vertice Meloni-Macron: disgelo Roma-Parigi

A Palazzo Chigi è in corso un bilaterale tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron. Il presidente del Consiglio e il ...

Meloni, Goldman Sachs fa impazzire la sinistra: "Rischio basso di instabilità politica"

Tutti gli episodi che hanno portato a un allargamento degli spread negli ultimi 10 anni, con un'unica eccezione, rif...