La crisi continua, il Pil è immobile, l'occupazione langue. A quasi un anno dall'ascesa di Matteo Renzi in quel di Palazzo Chigi, segnali di ripresa non ve ne sono. E i "gufi" cominciano ad apparire come vecchi saggi col solo difetto della vista lunga. Ma se l'ipotesi di una staffetta al ministero dell'Economiaa appare in questa fase come una ipotesi superata, il premier corre ai ripari rafforzando la sua squadra di consiglieri con un nome di peso: quello dell'ex amministratore delegato di Luxottica Andrea Guerra. Per la nomina, scrive oggi il Corriere della Sera, ci vorrà un decreto della presidenza del Consiglio, ma guerra avrebbe già detto sì, dando pure la sua disponibilità a fermarsi a Roma almeno un giorno alla settimana. Cinquant'anni, l'uomo che ha portato Luxottica a fatturare 7 miliardi di euro prima di andarsene con un gruzzolo di 46 milioni di euro, farà da raccordo tra il governo e il mondo imprenditoriale e aziendale, italiano ed estero e lavorerà con ogni probabilità su dossier caldi come quello dell'Ilva. E, dall'alto della sua cospicua buonuscita, lo farà gratis.